Settore: Vallarsa - Pasubio - Astico
L'epigrafe denomina un fortino scavato nella roccia a quota 740 del Costone Maso Pierini; tale costone - che dalla "Quota 1079" (ora quota 1078 sulla cartografia IGM), corrispondente a un cocuzzolo tra il Monte Caviojo e Cime Neutra, digrada verso Bocchetta Vangelista - fu oggetto di importanti lavori di fortificazione, tuttora ben conservati (cfr. schede codd. 001556, 001591, 002206 e 003929), eseguiti nel periodo successivo alla c.d. Strafexpedition e alla controffensiva italiana.
Dopo avere partecipato alle dure battaglie per la conquista del Monte Cimone di luglio e agosto 1916 e successivamente alla perdita della cima in seguito allo scoppio delle mine austro-ungariche, la Brigata Novara si alternò da ottobre 1916 ad aprile 1917 con la Brigata Sele nel presidio delle "posizioni del Caviogio e del Redentore, sorvegliando con piccoli posti il terreno tra il Caviogio stesso e il Cimone". Alla fine di maggio 1917, la Brigata fu inviata "sulla fronte di Castagnevizza" (cfr. scheda cod. 000830). Come indicato dall'epigrafe, i lavori furono diretti dal sottotenente Riccardo De Grada, del 2° Reggimento Genio Zappatori. Al termine della guerra, il tenente De Grada vinse il concorso indetto dal Comando della VIII Armata per la realizzazione di quattordici obelischi da erigere "dove prese più fiera la lotta per la redenzione". Il De Grada effettivamente progettò gli obelischi del Calvario, di quota 172 di Oslavia e del San Marco (poi distrutto dai Jugoslavi nel 1949), oltre che l'Ossario di Castagnevizza del Carso (ora Kostanjevica na Krasu, in Slovenia), distrutto nel 1945.