Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Portone decorato del "Palazzo di Rango" - Case Rango
Settore: Giudicarie - Alto Garda - Vallagarina
Codici
Codice
002834
ESC - Ente Schedatore
Associazione Storico Culturale Memores di Ala
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Targa
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Trentino-Alto Adige/Südtirol
PVCP - Provincia
Trento
PVCC - Comune
Borgo Chiese
PVCL - Località principale
Case Rango
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Giudicarie - Alto Garda - Vallagarina
LTST - Toponimo storico località principale
Case Rango
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBA - Arma
Fanteria
ESBS - Specialità
Fanteria
ESBG - Brigata
Brigata Valtellina
ESBR - Reggimento
66° Reggimento Fanteria
ESBB - Battaglione - Battaglione autonomo - Gruppo
I Battaglione
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Il "Palazzo di Rango" fu costruito tra maggio e settembre 1916 dai soldati del I Battaglione del 66° Reggimento Fanteria della Brigata Valtellina, comandato dal maggiore Antonio Li Gobbi.
La forza lavoro necessaria fu fornita principalmente dalla 1ª e 4ª Compagnia perché le altre erano posizionate nel territorio a nord di Rango, verso Cima Palone (2ª Compagnia) e Monte Stigolo - Case Bisti (4ª Compagnia).
Accanto alla palazzina che ospitava il Comando di Battaglione, la mensa e l'alloggio ufficiali, venne eretta un'infermeria / ospedale da campo.
I lavori furono coordinati direttamente dal maggiore Li Gobbi, mentre la direzione dei lavori fu affidata a tre soldati:
- Falegnami: caporale maggiore degli Zappatori Carbone;
- Muratori: caporale maggiore degli Zappatori Salviato;
- Modellatori: caporale Carlo Chimeri.
Il caporale Chimeri, originario di Genova, ideò e realizzò i fregi che ornano il "Palazzo di Rango" compreso il portale sul quale appose la sua firma.
La decorazione del portale è oggetto di dettagliata analisi nel libro "Il Fronte Scritto" (citato in bibliografia): "Il portone è costituito da due stipiti e un architrave in granito grigio, contornati da decorazioni a stucco che formano una sorta di arco trionfale. I due montanti laterali sono simmetricamente decorati con due lesene ciascuno a torciglione al cui interno vi sono ghirlande di frutta e ghiande, in stucco bianco. Ogni montante è intervallato, simmetricamente, da tre corone d'alloro ciascuno, al cui interno figura un cartiglio in stucco rosso che riporta i nomi dei quattro ufficiali comandanti di compagnia, dell'aiutante maggiore di battaglione e del comandante del reparto zappatori. Al culmine di entrambi i montanti vi è un quadrato in stucco bianco al cui interno è inscritto un cerchio in stucco rosso a sua volta inscritto da una stella a cinque punte ... in stucco bianco. L'architrave è decorato al suo interno, senza soluzione di continuità con i montanti, da un motivo di nastri, ghiande e frutti con due teste di leoni simmetriche agli angoli superiori. Al centro, un grande cartiglio in stucco rosso riporta il fregio del battaglione ... che sormonta la scritta: I° BATTAGLIONE / MAGG. LIGOBBI CAV. ANTONIO / MCMXVI. Il cartiglio è a sua volta contornato in basso da una ghirlanda con gli stessi motivi delle altre descritte retta da due figure femminili alate ai lati. Sopra il cartiglio, separato da una modanatura orizzontale curva al centro, un'altra corona d'alloro contorna un cartiglio in stucco rosso con la scritta: FERT".
Si noti, nelle foto storiche, la presenza di un'aquila ad ali spiegate sopra al motto FERT e la fascia decorata con linee parallele nero-bianche alla base delle decorazioni superiori, richiamante i colori distintivi della Brigata Valtellina. L'aquila e la colorazione della fascia sono ora scomparse.
Il palazzo fu utilizzato anche durante gli altri mesi di guerra dalle compagnie e dai battaglioni che furono dislocati sulla sinistra orografica della Valle del Chiese.
***
Antonio Li Gobbi nasce l'8 febbraio 1870 a Terni da Giovanni e Maddalena Ferri.
Nel 1888 abbandona gli studi e si arruola come volontario Allievo Sergente nel 15° Reggimento Fanteria della Brigata Savona, diventando Caporal Maggiore.
Nel 1889 viene promosso Sergente e quindi trasferito al 79° Reggimento Fanteria della Brigata Roma.
Tra il 1893 e il 1895 frequenta la Scuola Sottufficiali e, nel contempo, si diploma, avendo così la possibilità di partecipare al Corso Ufficiali.
Dopo aver vinto il concorso viene trasferito nell'Ufficio Contabile al 75° Reggimento Fanteria della Brigata Napoli, ma richiede di essere destinato all'incarico di Ufficiale d'arma combattente.
Viene promosso tenente nel 1898.
Si sposa il 20 agosto 1909 e l'anno seguente è nominato Capitano nel 4° Reggimento Fanteria della Brigata Piemonte.
A ottobre del 1911 parte con la sua compagnia per occupare Bengasi nel corso della guerra Italo-Turca. A causa di una malattia viene rimpatriato nel 1912.
Nel 1912, a seguito del trasferimento tra le fila del 35° Reggimento Fanteria della Brigata Pistoia, si sposta a Bologna e il 24 maggio 1915 entra in zona di guerra.
Durante un attacco al monte Calvario, 8 giugno 1915, viene ferito dallo scoppio di un colpo d'artiglieria e ricoverato all'ospedale militare di Cormons.
Il 10 giugno la Brigata Pistoia assalta il monte Podgora ma viene bloccata dal fuoco avversario. Per questa azione viene conferita la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla bandiera del Reggimento.
Il 26 settembre Li Gobbi viene dimesso e trasferito al 66° Reggimento Fanteria della Brigata Valtellina, dove assume il comando del I Battaglione.
Il 3 dicembre è promosso Maggiore.
Dopo aver partecipato alla III, IV e V battaglia dell'Isonzo, a fine marzo la Brigata Valtellina viene inviata nelle Giudicarie alle dipendenze della 6ª Divisione.
Il I Battaglione è dislocato nei dintorni di Condino e, per migliorare le condizioni di vita del battaglione, fa costruire, in particolare, due edifici destinati a infermeria e ospedale da campo e comando di Battaglione.
Il 24 ottobre 1916 cede il comando del I Battaglione per entrare in ospedale, in seguito ad un infortunio.
Dimesso a fine marzo 1917, torna in zona di guerra ad agosto, prima con il 65° Reggimento Fanteria e poi con il 47° Reggimento Fanteria della Brigata Ferrara.
Il 21 agosto, durante l'11ª battaglia dell'Isonzo, viene ferito alla tempia dallo scoppio di una granata.
Torna operativo nel febbraio 1918, assumendo il comando del III Battaglione del 25° Reggimento Fanteria della Brigata Bergamo, che fu schierato nel settore Monte Valbella - Col del Rosso.
A giugno la Brigata Bergamo partecipa alla Battaglia del Solstizio, durante la quale perde circa 1.000 uomini. Alla Bandiera del Raggimento viene conferita la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Nel corso della battaglia Li Gobbi viene gravemente ferito dallo scoppio di un proietto di artiglieria e ricoverato in ospedale da campo.
L'11 luglio torna al 25° Reggimento Fanteria per poi essere trasferito al 26° quale comandante del II Battaglione, ancora schierato sul fronte del Piave.
A inizio novembre 1918 la Brigata Bergamo si lancia all'inseguimento degli austriaci in ritirata, occupando monte Badenecche e monte Lisser, per proseguire fino a Ospedaletto e Borgo Valsugana, raggiungendo infine il monte Panarotta, dove riceve la notizia della firma dell'Armistizio.
Dopo la guerra Li Gobbi rimane al 26° Reggimento Fanteria e si trasferisce a Piacenza. Il 1° dicembre 1918 viene promosso Tenente Colonnello e il 4 settembre 1919 ottiene il grado di Colonnello.
A febbraio 1919 si imbarca per la Libia, dove è rimasto fino a settembre. Nel 1920, rientrato in Italia, prima viene nominato Presidente del Tribunale Militare di Piacenza, quindi assume il comando del Distretto Militare de L'Aquila e infine passa a guidare il Distretto di Sacile restandovi fino al 1926.
Viene collocato a riposo per anzianità di servizio e si trasferisce con la famiglia a Genova, città della moglie Giustina.
Nella seconda guerra mondiale lascia il capoluogo ligure appena iniziano i bombardamenti, trasferendosi a Oggebbio, provincia di Verbania.
Muore l'11 ottobre 1943 in seguito ad una caduta accidentale.
RENF - Fonte
Balbi Marco, De Dorigo Santo, IL FRONTE SCRITTO - PER UN'EPIGRAFIA DELLA GRANDE GUERRA, SAP Società Archeologica s.r.l., Quingentole 2020.
Ministero della Guerra, RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E COMANDI DELLA GUERRA 1915 - 1918, BRIGATE DI FANTERIA, Libreria dello Stato, Roma 1924 - 1929.
Pellizzari Ovidio, DIARIO GIORNALIERO DEL MIO RICHIAMO PER LA GUERRA ITALO AUSTRIACA DAL 24 MAGGIO AL 31 DICEMBRE 1915: FRONTE DELLE GIUDICARIE, Biblioteca Comunale di Borgo Chiese, Condino 2018.
Pellizzari Ovidio, IMMAGINI E STORIE DAL FRONTE DELLE GIUDICARIE. VALLE DEL CHIESE 1915-1918, Biblioteca Comunale di Borgo Chiese, Condino 2018.
REVI - Data
1916/05/00 - 1916/09/00
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano - Latino
LSCT - Categoria
Artistica
;
Data
;
Prevalentemente di reparto - Collettiva
LSII - Trascrizione testo graffito
Stemmi del Regno d'Italia con decorazione vegetale
[...]
FERT all'interno di una corona di foglie
Decorazione con festoni, nastri, teste di leone e figure femminili alate
Fregio del 66° Reggimento Fanteria
Iᵒ̲ BATTAGLIONE
MAGG. LIGOBBI CAV. ANTONIO
MCMXVI
A RANGO
CAPOR - CHIMERI C fece
(stipite sinistro)
Rappresentazione della Stella d'Italia
CAP.ᴺᴼ
COSTAMAGNA
Sig CESARE
CAP.ᴺᴼ
MESSINI
Sig. PIO
A.M. IN 2
CRESTA
Sig CARLO
(stipite destro)
Rappresentazione della Stella d'Italia
C
PIETRO
CAP.ᴺᴼ
GASPARDIS
Sig DAVID
CAP.ᴺᴼ
GALLOTTI
Sig ITALO
1°. R. ZAP.
S.T. PRATO
Sig RAIMONDO
LSIO - Trascrizione testo originale
Stemmi del Regno d'Italia con decorazione vegetale
Scultura di un'aquila ad ali spiegate
FERT all'interno di una corona di foglie
Decorazione con festoni, nastri, teste di leone e figure femminili alate
Fregio del 66° Reggimento Fanteria
Iᵒ̲ BATTAGLIONE
MAGG. LIGOBBI CAV. ANTONIO
MCMXVI
A RANGO
CAPOR - CHIMERI C fece
(stipite sinistro)
Rappresentazione della Stella d'Italia
CAP.ᴺᴼ
COSTAMAGNA
Sig CESARE
CAP.ᴺᴼ
MESSINI
Sig. PIO
A.M. IN 2
CRESTA
Sig CARLO
(stipite destro)
Rappresentazione della Stella d'Italia
C
PIETRO
CAP.ᴺᴼ
GASPARDIS
Sig DAVID
CAP.ᴺᴼ
GALLOTTI
Sig ITALO
1°. R. ZAP.
S.T. PRATO
Sig RAIMONDO
LSIN - Interpretazione
Regno d'Italia
FERT (motto di Casa Savoia)
66° Reggimento Fanteria
I Battaglione
Magg. Li Gobbi Cav. Antonio
1916
A Rango
Caporale Chimeri Carlo fece
(stipite sinistro)
Stella d'Italia
Capitano Costamagna Signor Cesare
Capitano Messini Signor Pio
Aiutante Maggiore in seconda Cresta Signor Carlo
(stipite destro)
Stella d'Italia
C Pietro
Capitano Gasopardis Signor Davide
Capitano Gallotti Signor Italo
I Reparto Zappatori
Sottotenente Prato Signor Raimondo
LSIC - Tecnica di costruzione
Altorilievo
LSIM - Materiali utilizzati
Stucco
LSDM - Dimensioni
Molto grande
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Balbi Marco, De Dorigo Santo, IL FRONTE SCRITTO - PER UN'EPIGRAFIA DELLA GRANDE GUERRA, SAP Società Archeologica s.r.l., Quingentole 2020.
Fioroni Giovanni, LA VALLE DI LEDRO NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, Edizioni Temi, Trento 2008.
Pellizzari Ovidio, IMMAGINI E STORIE DAL FRONTE DELLE GIUDICARIE. VALLE DEL CHIESE 1915-1918, Biblioteca Comunale di Borgo Chiese, Condino 2018.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Rilevamento
René Querin
24/08/2019
Foto di
René Querin
24/08/2019
Foto di
Sergio Cassia
19/09/2021
Notizia storica
Sergio Cassia, René Querin
17/10/2022
Inserimento
René Querin
17/10/2022
Aggiornamento
Sergio Cassia
18/10/2022
AN - Annotazioni
OSS - Osservazioni
Si ringrazia la Famiglia Li Gobbi per avere autorizzato la pubblicazione delle foto storiche.
Sulla facciata del palazzo è apposto l'ovale decorato della Brigata Lario (cfr. cod.
003206
).
Gallery
a. Il portale decorato del "Palazzo di Rango"
b. Foto storica del portone decorato; "da sinistra a destra, il Cap. Magg. Zappatori. Carbone - direzione dei falegnami, il Cap. Zappatori Salviato - direzione muratori, Cap. Chimeri - modellatore" (fonte: coll. Famiglia Li Gobbi)
c. Visione complessiva del "Palazzo di Rango" a Condino
d. La decorazione centrale
e. Particolare della decorazione centrale
f. Particolare della decorazione, con la firma dell'autore
g. Il cartiglio con la firma dell'autore
h. Particolare della decorazione con Vittoria alata
i. Particolare della decorazione con testa di leone
j. La stella d'Italia sullo stipite sinistro
k. Primo cartiglio sullo stipite sinistro
l. Secondo cartiglio sullo stipite sinistro
m. Terzo cartiglio sullo stipite sinistro
n. La Stella d'Italia sullo stipite destro
o. Primo cartiglio sullo stipite destro
o. Secondo cartiglio sullo stipite destro
p. Terzo cartiglio sullo stipite destro
q. Lo stemma del Regno d'Italia
r. Foto storica della decorazione con lo stemma del Regno d'Italia; sulla destra il Caporale Carlo Chimeri al lavoro (fonte: coll. Famiglia Li Gobbi)
s. Foto storica della facciata del "Palazzo di Rango" (fonte: coll. Famiglia Li Gobbi)
t. Il "Palazzo di Rango"
u. Foto storica del "Palazzo di Rango" (fonte: coll. Famiglia Li Gobbi)