I Graffiti della Grande Guerra
I Graffiti della Grande Guerra costituiscono una categoria peculiare di bene avente valore storico-culturale.
Si tratta di iscrizioni, targhe, epigrafi, sculture, fregi, lapidi, disegni, monumenti, cippi, scritte e segni aventi significati decifrabili, realizzati durante il Primo Conflitto Mondiale (1914 – 1918) dai militari degli eserciti impegnati in guerra. Vi sono ricomprese le incisioni prodotte dai civili se collegate al contesto bellico, ma non i monumenti, i cimiteri, gli ossari, le lapidi, le targhe commemorative, i cippi costruiti prima dell’apertura o in seguito al termine delle ostilità (comunque, qualora abbiano una diretta attinenza con la Grande Guerra, questi ultimi manufatti vengono censiti con priorità residuale, segnalandone puntualmente l’origine prebellica o postbellica).
I Graffiti esistono su ogni quadrante toccato dagli eventi della Prima Guerra Mondiale, dalle Alpi al Carso, dalle brumose alture franco-belghe alle sconfinate pianure dell’Est Europa, dai Balcani all’Africa Meridionale, dalle coste dei Dardanelli a tanti altri luoghi che subirono quel devastante conflitto.
In virtù di fattori che hanno favorito le dinamiche conservative, come la prevalente geologia rocciosa e la limitata antropizzazione delle zone montane e collinari, i territori coinvolti dal fronte italo-austriaco integrano uno dei principali scrigni mondiali dell’epigrafia bellica. Esso custodisce migliaia di incisioni, diffuse nelle regioni nord-orientali d’Italia, nella fascia occidentale della Slovenia e presso il lembo meridionale dell’Austria.
Il contenuto dei Graffiti si rivela assai vario e sfaccettato: nominativi, iniziali, indicazioni di reparti militari, motti, auspici, date, epitaffi, frasi a ricordo di gesta e protagonisti, elementi decorativi, denominazioni. Le loro finalità sono altrettanto articolate: ufficiali (per esempio la localizzazione di un comando), celebrative (le lapidi ai caduti dei cimiteri di guerra), personali (una firma contenente nominativo, provenienza e c
lasse di leva dell'autore, oppure un'esternazione patriottica o pacifista), di servizio (la freccia di direzione su una strada).
Di certo, siamo in presenza di un’autentica fonte storica importante per la comprensione dei campi di battaglia e dell’organizzazione degli eserciti, per illuminare l’origine e le funzionalità di strutture ancora esistenti sul terreno, per ritrovare la sorte anche individuale di “chi ha fatto la guerra”.
Un Graffito si trova materialmente situato in un punto circoscritto. Se non è stato spostato o alterato, ha la capacità intrinseca di collocare reparti e persone presso quel luogo definito, sovente aggiungendo una datazione esatta. Il messaggio di cui il Graffito è portatore, coniugato alla collocazione materiale e al contesto storico, dischiude profondità di conoscenza ulteriori rispetto a quelle già rese dalla storiografia basata sulle fonti tradizionali. Proprio come un reperto archeologico, rappresenta una sorgente storica primaria e complementare rispetto sia ai pur insostituibili carteggi (documenti, bibliografia, memorie scritte, ecc.), sia alle ormai indirette e non sempre precise fonti orali. Per quanto “sui generis”, il patrimonio epigrafico va considerato, studiato e rispettato alla stregua di un estesissimo archivio storico a cielo aperto.
Oltre al valore storico, i Graffiti possono assumere un rilevante pregio artistico e custodiscono un'eccezionale carica emotiva, memorialistica e culturale: voglia di esserci, auspicio di pace, fierezza patriottica, ricordo di un caduto dimenticato, orgogliosa testimonianza della propria partecipazione a quel tragico e straordinario evento bellico che fu la Grande Guerra. Questi segni, spesso rimasti celati per decenni, tramandano in modo autentico lo stato d'animo dei soldati che li hanno scolpiti. Uomini di ogni esercito e nazionalità che, mentre incidevano la roccia, erano consapevoli di come quei segni potessero costituire l'ultima testimonianza della propria vita.
I contenuti delle epigrafi sono espressi nelle diverse lingue utilizzate dagli eserciti in campo. Esplorando gli scenari del fronte italo-austriaco, nella maggior parte dei casi emergono iscrizioni in linguaggio italiano o tedesco (con rispettive inflessioni dialettali). Ma, con una certa frequenza, ci si imbatte anche negli altri idiomi propri delle etnie che alimentavano i ranghi delle Forze Armate imperiali: l'ungherese, il croato, il rumeno, il ruteno, lo sloveno, il polacco, il ceco, lo slovacco, il ladino... E, ancora, l’italiano. La partecipazione dei contingenti alleati in entrambi gli schieramenti contrapposti (francesi, inglesi, americani, legionari cecoslovacchi e rumeni al fianco del Regio Esercito – germanici a supporto delle unità austro-ungariche) spiega inoltre i più rari ritrovamenti di Graffiti incisi dalle truppe di quegli eserciti, usando le rispettive lingue. Infine, esistono iscrizioni e monumenti lasciati dai prigionieri dei vari eserciti, come quelli, emblematici, incisi in lingua russa dai militari zaristi catturati dagli austro-ungarici sul fronte orientale ed impiegati come forza lavoro sullo scacchiere italiano.
I supporti su cui i Graffiti appaiono tracciati sono plurimi: la roccia naturale, le pietre ed il cemento che compongono le murature di fortificazioni, strade, mulattiere, caserme, l'interno delle caverne naturali ed artificiali utilizzate dagli eserciti, le abitazioni civili adibite ad acquartieramento, più raramente assi di legno e strutture similari.
La deperibilità nel tempo e la vulnerabilità dei supporti materiali che ospitano le incisioni belliche sono palesi, nonostante la tutela fornita dalle leggi che vietano penalmente ogni danneggiamento, distacco o asportazione non autorizzata dalle competenti autorità.
Dal carattere deteriorabile e dalla concreta impraticabilità di una campagna generalizzata di tutela in situ a favore di ogni Graffito, sorge l'esigenza alla base del progetto Graffiti di Guerra: salvarne almeno i contenuti letterali, storici e di localizzazione geografica, mediante un'opera di censimento.
La ricerca
La ricerca dei Graffiti della Grande Guerra non è cosa banale. Essa consta in un’attività di esplorazione degli ex teatri di battaglia e dei luoghi comunque attinenti al Primo Conflitto Mondiale, in ogni ambiente: d'alta montagna, prealpino, collinare, carsico, pianeggiante. Si svolge perlopiù fuori dai sentieri segnalati, seguendo ciò che resta delle mulattiere, delle trincee, dei camminamenti, dei sentieri, delle vie alpinistiche, perlustrando caverne e forti, aggirandosi tra le vestigia dei baraccamenti dell’epoca. In grandissima parte, tali strutture non hanno goduto di manutenzione per oltre un secolo e non di rado si trovano in ambiente impervio. Perciò, la ricerca dei graffiti è un'attività caratterizzata da rischi per l'incolumità personale, richiedendo attenzione e prudenza.
Le perlustrazioni seguono un'accurata preparazione storica, basata sullo studio delle carte d'archivio, della bibliografia e del terreno. Ritrovare un Graffito "inedito", cioè non prima conosciuto o pubblicato, è il risultato di intere giornate votate all'esplorazione, seguendo mappe e immagini ultracentenarie, nonché affidandosi alla propria capacità di lettura del terreno. In altri casi, invero meno frequenti, soccorre la fortuna e l’epigrafe si appalesa laddove meno l'aspettiamo, come su una casa di un paese della pianura o sul colle dove si è soliti trascorrere un momento di relax pomeridiano.
Una volta individuato un graffito, per censirlo adeguatamente occorre procedere ad una serie di azioni che richiedono cura, tempo e disponibilità.
La procedura adottata prevede i seguenti passaggi fondamentali:
- fotografia dell’oggetto, così come ritrovato;
- pulizia da muschi, licheni, pietre, terra, ecc;
- interpretazione del testo inciso;
- evidenziazione attuata con pastelli e/o altri pigmenti solubili all'acqua, ponendo specifica attenzione nell’evitare qualsiasi alterazione al supporto e al messaggio originario;
- fotografia del graffito evidenziato, sotto diverse angolature;
- registrazione delle coordinate GPS per la georeferenziazione del graffito;
- redazione della scheda di censimento, attenendosi ai requisiti validi per il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra.
In nessun modo la ricerca dei Graffiti tende al distacco, asportazione, spostamento, danneggiamento delle testimonianze. Tali condotte, riprovevoli per chiunque ami la storia e la cultura, configurano fattispecie di reato punibili dalle leggi italiane, oltre che illeciti perseguiti anche dalle normative slovene e austriache.
I Graffiti conosciuti grazie alla volontaria attività di ricerca condotta negli ultimi trent'anni ammontano a diverse migliaia. Ancora oggi continuamente emergono testimonianze epigrafiche “inedite”, anche di elevato interesse.
La ricerca, lungi dall'essere esaurita, continua!
Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
Il Catasto è costituito dalla banca dati che raccoglie le schede di censimento dei Graffiti, collegata a una mappa interattiva. La mappa permette di selezionare i singoli graffiti in relazione a molteplici criteri, individuandone allo stesso tempo la collocazione geografica.
Le ragioni di tutela del patrimonio hanno consigliato di non rendere pubblica l’esatta localizzazione delle testimonianze. Per comprovati fini di ricerca e/o istituzionali, i dati GPS sono consultabili presso il Museo della Grande Guerra di Ragogna o richiedendo ai curatori del Catasto le credenziali d'accesso all'area riservata (i recapiti sono indicati nella sezione del sito dedicata ai Contatti).
Ogni scheda di censimento si riferisce a un Graffito o a uno specifico complesso di incisioni. Le schede sono prodotte tenendo conto degli standard di catalogazione utilizzati dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura italiano, pur mantenendo le specificità collegate alla particolare tipologia di bene censito.
Essenzialmente, la scheda-tipo del Catasto offre le seguenti informazioni su ogni Graffito:
- Codice e titolo
- Periodo di origine
- Contenuto, interpretazione ed eventuale traduzione in italiano
- Reparto autore e della data di realizzazione
- Commento storico e indicazioni di dettaglio
- Georeferenziazione basata sul riferimento delle Coordinate GPS, datum WGS 84, correlate a mappa interattiva
- Contestualizzazione geografica e topografica
- Descrizione obiettiva e stato di conservazione
- Data e autori di ritrovamento/rilevamento/inserimento scheda/fotografia
- Riscontri bibliografici e documentali
- Immagini del graffito
Il Catasto ha una capacità pressoché illimitata circa la quantità di dati inseribili.
Bibliografia e Sitografia
Di seguito si propone una bibliografia ed una sitografia sintetica relativa ad iniziative editoriali e/o web dedicate, in modo esclusivo o in parte significativa, al patrimonio epigrafico del Primo Conflitto Mondiale.
Bibliografia
AA. VV., Archeologia della Grande Guerra - Atti del Convegno Internazionale 23/24.06.2006 Luserna, Trento, a cura di Gianni Ciurletti, Armando De Guio, Franco Nicolis,Provincia Autonoma di Trento, Centro Documentazione Luserna, Trento 2011.
AA. VV., Aquile in guerra - Rassegna di studi della Società Storica per la Guerra Bianca, n. 24 - 2016, Società Storica per la Guerra Bianca - Gaspari Editore, Fizzonasco di Pieve Emanuele 2016.
AA. VV., Aquile in guerra - Rassegna di studi della Società Storica per la Guerra Bianca, n. 25 - 2017, Società Storica per la Guerra Bianca - Gaspari Editore, Fizzonasco di Pieve Emanuele 2017.
AA. VV., Le Graffiti des tranchées - Graffitis, Sculptures et autres traces de la Grande Guerre, coordinato da Hervé Vatel e Michel Boittiaux, Association Soissonnais 14-18, Maubeuge 2008.
Alliney Guido, Sette traversate nel Lagorai Orientale, Gaspari Editore, Udine 2011.
Aluisini Stefano, Busana Mario, Dal Molin Ruggero, Guida ai campi di battaglia dell'Altopiano dei Sette Comuni, Itinerari della Grande Guerra, Monte Chiesa e Monte Forno, Volume III, Gaspari Editore, Udine 2017.
Balbi Marco, De Dorigo Santo, Il fronte scritto - Per un'epigrafia della Grande Guerra, SAP Società Archeologica s.r.l., Quingentole 2020.
Baù Guido, Borgo Luca, Borgo Valter, Rigoni Sergio, Le scritte della Grande Guerra dal Torrente Astico al Torrente Agno e non solo, Fara Vicentino 2022.
Bellotti Walter, Dallo Stelvio al Garda, alla scoperta dei manufatti della Prima Guerra Mondiale, Volume I, Museo della Guerra Bianca in Adamello, Breno 2004.
Bellotti Walter, Dallo Stelvio al Garda, alla scoperta dei manufatti della Prima Guerra Mondiale, Volume II, Museo della Guerra Bianca in Adamello, Breno 2007.
Bellotti Walter, Cavalieri Mauro Ezio, Pedrotti Amerigo, Peloia Massimo, I cimiteri militari della Guerra Bianca sul fronte dell'Adamello, Volume I, Museo della Guerra Bianca in Adamello, Gianico 2020.
Bellotti Walter, Cavalieri Mauro Ezio, Pedrotti Amerigo, Peloia Massimo, I cimiteri militari della Guerra Bianca sul fronte dell'Adamello, Volume II, Museo della Guerra Bianca in Adamello, Gianico 2020.
Bertè Tiziano, Premessa su cosa c'è da salvare - Scritte - Incisioni - Lapidi della I Guerra Mondiale e articoli successivi su I Quattro Vicariati, e le zone limitrofe, N. 68, N. 69 e N. 70, rivista pubblicata dalla Biblioteca Civica di Ala, 1990.
Bologna Enzo, Pederzolli Elvio, Guida ai Sacrari della Grande Guerra da Redipuglia a Bligny, Gaspari Editore, Udine 2010.
Borgo Luca, Borgo Valter, Rigoni Sergio, Le scritte della Grande Guerra - Dall'Astico al Brenta - Asiago, Folgaria, Lavarone, Luserna, Vezzena, Fara Vicentino 2018.
Burbello Alberto, Parole dal Grappa, Epigrafia Militare dal Brenta al Piave 1915 - 1919, edito dall'autore col sostegno del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia nel Parlamento Europeo, Sacile 2010.
Burbello Alberto, Dellagiacoma Lucia, Nel cemento e nella pietra. Epigrafia di guerra in Valsugana orientale e Cima d'Asta, Associazione Storico Culturale Valsugana Orientale e Tesino, Scurelle 2021.
Busana Mario, Pozzato Paolo, Dal Molin Ruggero, Guida ai campi di battaglia dell'Altopiano dei Sette Comuni, Itinerari della Grande Guerra, Monte Ortigara, Volume I, Gaspari Editore, Udine 2010.
Cescutti Giuliano, Travesio nella Grande Guerra, Gaspari Editore, Udine 2016.
Chiesa Antonio, Rigoni Stern Mario, Paole sulle pietre, La Grande Guerra sull'Altopiano di Asiago, Accademia Olimpica, Vicenza 2005.
Colli Dino, Gaspari Paolo, Giacomel Paolo, Vecellio Roberto, Itinerari Segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti, Volume III, Ferrate: Ivano Dibona, Renè De Pol, Marino Bianchi e i gruppi del Pomagnon e Cristallo: i luoghi "nascosti" tra boschi e crode, Gaspari Editore, Udine 2006 / 2009.
Colli Dino, Gaspari Paolo, Tosato Giorgio, Vecellio Roberto, Itinerari Segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti, Volume II, Dal Lagazuoi, Fanis, Col Rosà, Son Pòuses alla Croda de r'Ancona: i luoghi "nascosti" e difficili da scoprire, lungo i boschi e le crode, Gaspari Editore, Udine 2006 / 2009.
Colli Dino, Gaspari Paolo, Vecellio Roberto, Itinerari Segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti, Volume I, Dal Sass de Stria alle Tofane: i luoghi "nascosti" e difficili da scoprire, lungo i boschi e le crode, Gaspari Editore, Udine 2005 / 2006 / 2009.
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Juren Mitja, Nad Logem, la collina tra due mondi, Gaspari Editore, Udine 2007.
Juren Mitja, Persegati Nicola, Pizzamus Paolo, Il Carso dimenticato - Guida agli itinerari, Gaspari Editore, Udine 2009.
Juren Mitja, Persegati Nicola, Pizzamus Paolo, Flondar - Il presagio di Caporetto, Gaspari Editore, Udine 2017.
Gattera Claudio, Greslin Roberto, Pasubio 1915 - 1918, Salvare la Memoria, Graffiti della Grande Guerra nei campi di battaglia del Pasubio - Carega - Zugna - Vallarsa - Val Terragnolo - Val Posina - Monte Maio, Gino Rossato Editore, Valdagno 2008.
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Sitografia
www.graffitidiguerra.it
www.grandeguerra-ragogna.it
www.zenobionline.com
www.sentierinatura.it
www.museomonfalcone.it
www.prohereditate.com
www.amicidicastelnuovo.it
www.cimeetrincee.it
caisag.ts.it/catasto-epigrafia-grande-guerra/
treelifestudio.com/wp-content/uploads/2016/09/parole-dal-grappa_alberto-burbello_ITA.pdf
www.archeologiagrandeguerra.it
www.sanitagrandeguerra.it/index.php/archivio/documenti-e-curiosita/306-graffiti-sanita
Crediti
Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra è ideato, sviluppato e promosso da:
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Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
sede legale: Via I. Nievo 10, Ragogna | c.f. 94106910303
www.grandeguerra-ragogna.it - www.graffitidiguerra.it
info@grandeguerra-ragogna.it - info@graffitidiguerra.it
tel: (0039) 0432 954078 cel: (0039) 348 0134637
con il contributo e il patrocinio di:

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
L.R. FVG n. 18/2011, articolo 11, comma 233.
www.regione.fvg.it
Comune di Ragogna
www.comune.ragogna.ud.it
Ideatore del progetto: Marco Pascoli.
Coordinamento: Sergio Cassia, Marco Pascoli, Giorgio Pisaniello.
Gruppo di lavoro: Fabio Bassan, Luca Borgo, Valter Borgo, Marco Cantele, Sergio Cassia, Luca Comparin, Tiziana D'Orlando, Guglielmo Esposito, Paolo Gropuzzo, Manuel Grotto, Marco Mantini, Alisa Orlova, Karl Pallasmann, Aldo Pascoli, Marco Pascoli, Giorgio Pisaniello, Paolo Pozzato, René Querin, Marco Sandrin, Marco Siega, Mauro Stella, Roberto Todero, Davide Tonazzi, Andrea Vazzaz, Matteo Volpe, Giovanni Zanettin.
Consulenti tecnico-informatici: Mauro Bettuzzi, Paolo Grimaz, Ivo Pecile.
Progetto grafico: René Querin.
Fornitore software, realizzazione e manutenzone sito: CG Soluzioni Informatiche S.r.l. - www.cgsi.it
Si ringrazia per la collaborazione: Fabio Adami, Guido Alliney, Mauro Ambrosi, Donato Andreutti, Monica Apostoli, Marco Arpino, Giovanni Aviani Fulvio, Guido Aviani Fulvio, Vinko Avsenak, Marco Balbi, Andrea Baldissera, Fabio Bassan, Walter Belotti, Roberto Belvedere, Ivo Bernardi, Tiziano Bertè, Mauro Bettuzzi, Nicola Binelli, Luca Borgo, Valter Borgo, Alberto Burato, Mauro Candido, Marco Cantele, Giorgio Caporal, Filippo
Cappellano, Nicola Carbone, Diego Cassia, Sergio Cassia, Arturo Cella, Santo De Dorigo, Dino
Ceschia, Giuliano Cescutti, Sergio Chinese, Giorgio Cian, Clara Colli, Luca Comparin, Enrico Cornaro, Alma Concil, Fabio
Cristante, Ivano Cuffolo, Tiziana D'Orlando, Mirco Daffarra, Aldo Daici, Katalin Daka, Federica Dal Forno, Giancarlo De Nobili, Antonio De Toni, Rino Della Bianca, Aldo
Di Bernardo, Andrea Di Ronco, Sirio Dolcetti, Thomas Andreas Egger, Guglielmo Esposito, Emanuele Fabris, Silvana Faion, Ilaria Fantoni, Tomaso Farè, Diego Franchetti, Bruno Galliera, Paolo Gaspari, Alessandro Ghezzer, Ernesto Giacomini, Rupert Gietl, Daniele Girardini, Aldo Gottardi, Umberto Grandis, Paolo Grimaz, Paolo Gropuzzo, Manuel Grotto, Mitja Juren, Fulvio Lenarduzzi, Luca
Leonarduzzi, Aleš Lipovec, Marco Mantini, Gabriele Marini, Flavio Menis, Pietro Michieli, Danilo Morell, Andrea Moro, Francesca Musto, Roberto Novelli, Paolo Olivieri, Paolo Omari, Alisa Orlova, Diego Ossoli, Karl Pallasmann, Sandra Panjtar, Aldo Pascoli,
Claudia Pascoli, Marco Pascoli, Italo Paties Montagner, Elio Parsani, Ovidio Pellizzari, Giovanni Peretti, Nicola Persegati, Ivo Pecile, Claudio Pettarin, David Erik Pipan, Giorgio
Pisaniello, Paolo Pizzamus, Alex Pivirotto, Franco Polo, Luca Postregna, Gianna Pravisani, Paolo Pozzato,
Frank Quatrin, René Querin, Lino Ravani, Riccardo Ravizza, Annalisa Raza, Marco Salvadori, Matteo Peter Sandi, Marco Sandrin, Claudio Sandruvi, Stefano
Scarselletti, Antonio Scrimali, Furio Scrimali, Marco Siega, Stefano Sosio, Luigi
Stefanutti, Pieri Stefanutti, Mauro Stella, Boris Stocca, Maurice Tassan Toffola, Roberto Todero, Federico Tomè,
Davide Tonazzi, Sandra Tubaro, Giacomo Urban, Andrea Vazzaz, Giovanni Vazzaz, Roberto Vecellio, Mario Verocai, Franco Visentin, Matteo Volpe, Marko Zavrtanik, Giovanni Zanettin, Luca Zavanella.
Si rinvia alle schede del Catasto per l'indicazione puntuale delle persone che hanno fornito dati, immagini, esperienze circa i singoli graffiti.
Patrocini / Partner
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Comune di Ragogna - www.comune.ragogna.ud.it
Comune di San Daniele nel Friuli - www.comune.sandanieledelfriuli.ud.it
Comune di Pinzano al Tagliamento - www.comune.pinzanoaltagliamento.pn.it
Comune di Forgaria nel Friuli - www.comune.forgarianelfriuli.ud.it
Comune di Rive d'Arcano - www.comune.rivedarcano.ud.it
Comune di Vito d'Asio
- www.comune.vitodasio.pn.it
Comune di Clauzetto
- www.comune.clauzetto.pn.it
Comune di Resiutta
- www.comune.resiutta.ud.it
Comune di Tramonti di Sopra
- www.comune.tramonti-di-sopra.pn.it
Comune di Casarsa della Delizia
- www.comune.casarsadelladelizia.pn.it
Comune di Resia - www.comune.resia.ud.it
Progetto Sentieri Natura - www.sentierinatura.it
Associazione Culturale F. Zenobi - www.zenobionline.com
Associazione Culturale Amici di Valbruna - https/www.facebook.com/groups/valbruna
Gruppo Archeonaturalistico Reunia - www.reunia.com
Pro Loco Ragogna - www.prolocoragogna.it
Pro Loco Fogliano Redipuglia - www.prolocofoglianoredipuglia.it
Lega Nazionale - www.leganazionale.it
Associazione Culturale Julia Augusta
Associazion dai Students Furlans
Associazione Mazziniana Italiana, Sezione Friulana "Luciano Bolis" - www.digilander.libero.it/AMIfriulana/
Club UNESCO Udine - www.udineclubunesco.org
Associazione Amici di Castelnuovo - www.amicidicastelnuovo.it
Associazione Culturale Clio - www.rileggiamolagrandeguerra.org
Associazione Toscani in Friuli Venezia Giulia - www.toscani.fvg.it
Associazione Culturale "Storia&Territorio"
Progetto: Viaggio nel tempo e nella memoria della Grande Guerra - www.sandonadipiave.net/portale/grandeguerra/index.php
Tutto Storia - www.tuttostoria.net
Associazione Nazionale Amici della Scuola di Artiglieria - www.scuoladiartiglieria.it
Associazione Monte Fortin - www.montefortin.it
Grande Guerra FVG Sentieri di Pace - Società Cooperativa Consortile
Edizoni Saisera - https/www.facebook.com/EdizioniSaisera/
Gaspari Editori - www.gasparieditore.it
Aviani&Aviani editori - www.avianieditori.com
Art & Grafica S.r.l. - www.arte-grafica.com
Climaservice S.r.l. - www.climaserviceimpianti.info
Comet S.p.a & SimeVignuda s.p.a - www.simevignuda.it
Idea45 Società Cooperativa Sociale
Studio Psicologa - Psicoterapeuta dott.ssa Tiziana D'Orlando - www.psicologiatolmezzo.it
La Grande Guerra in Lombardia - Museo della Guerra Bianca - www.museoguerrabianca.it
Association pour l’Inventaire et la Préservation des Sites - www.soissonnais14-18.fr
Association pour la Découverte de la Fortification Messine - le-fort-wagner.com/
Associazione Storica Cimeetrincee - www.cimeetrincee.it
Sanità Grande Guerra - www.sanitagrandeguerra.it
Albo dei Caduti Italiani della Grande Guerra - www.cadutigrandeguerra.it
I Caduti del Carso nella Grande Guerra - https://icadutidelcarso.blogspot.com/