Targa "Punta Giordana" - Lopatnik (Vrata)

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RENN - Notizia storica

L’epigrafe in oggetto ricorda la denominazione italiana di guerra di "Punta Giordana", attribuita al Vrata o Quota 2014 (ora, in lingua slovena, Lopatnik), cima posta immediatamente a est della colletta o sella del Vrata.
Il toponimo è attestato in un documento, richiamato nel libro "Generali nella nebbia" (cfr. bibliografia), relativo alla "Formazione e dislocazione della 43ª Divisione di fanteria alle ore 24 del 23 ottobre 1917".

La cima è dedicata al colonnello Carlo Giordana (Moncalieri, 30 agosto 1865 - Monte Cucco di Mandrielle, 23 giugno 1916).
Durante la guerra, il colonnello Giordana assunse dapprima il comando della 116° Reggimento Fanteria sull’altopiano di Vezzena e, da ottobre 1915, del Gruppo alpino A, operante nell’Alto Isonzo. Nella primavera del 1916 prestò servizio con il 4° Reggimento Alpini in Adamello (ordinando il controverso attacco del 29 e 30 aprile ai Passi di Folgorida e delle Topette) e, dal 21 giugno, fu posto al comando della Brigata Benevento sull’Altopiano di Asiago. Cadde il 23 giugno 1916, nel corso di una ricognizione delle trincee nemiche sul Monte Cucco di Mandrielle (rispetto a tale episodio furono sollevati dubbi sulla provenienza dei tiri di fucile che colpirono il colonnello). Gli furono conferite postume la MOVM, per le operazioni sul Mrzli, Vodil e Adamello, e la MAVM, per l'operazione durante la quale perse la vita.

L’occupazione della dorsale Vršič-Vrata venne condotta dagli alpini del Battaglione Susa il 31 maggio 1915; partiti da sella Za Kraju all'alba (annunciata "con una di quelle piogge che sembrano voler svuotare tutti i serbatoi del cielo per annegare la terra", come scrive il sottotenente Pietro Barbier), la 34ª Compagnia si impadronì del tratto tra la testata del torrente Slatenik al Vršič, la 102ª Compagnia di quello tra il Vršič e il Vrata, mentre la 85ª prese posizione tra il Vrata e la selletta del Potoce.

Lo stesso Battaglione Susa fu poi protagonista delle successive operazioni del 3 giugno, conclusa con la conquista delle posizioni di quota 2102 (grazie all’ardita manovra di un plotone di volontari della 85ª Compagnia, al comando del sottotenente Barbier, che scalarono il ripidissimo versante occidentale della menzionata quota, sorprendendo le vedette austro-ungariche), e del 16 giugno verso quota 2138 e quindi verso il Monte Nero, dove gli alpini del Susa presero collegamento con i reparti del Battaglione Exilles, che ne avevano conquistata la cima.

RENF - Fonte

Aviani Fulvio Guido, De Luca Errico, 1915-1917 DA CAPORETTO AL MONTE NERO, Aviani&Aviani Editori, Udine 2015.Balbi Marco, Viazzi Luciano, SPUNTA L'ALBA DEL SEDICI GIUGNO ... LA GRANDE GUERRA SUL MONTE NERO, MONTE ROSSO, VRATA, URSIC, SLEME E MRZLI, Ugo Mursia Editore, Milano 2000.Barbier Pietro (a cura di), COME SI GIUNSE A MONTE NERO, Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore, Roma 1932.Di Brazzano Orio, LA GRANDE GUERRA SULLA FRONTE GIULIA, Edizione Panorama, Trento 2002.Gaspari Paolo, Mantini Marco, Pozzato Paolo, GENERALI NELLA NEBBIA, Gaspari Editore, Udine 2007.Gaspari Paolo, Pozzato Paolo, Scala Ferdinando, I GENERALI ITALIANI DELLA GRANDE GUERRA, ATLANTE BIOGRAFICO, VOL. 2 C-Z, Gaspari Editore, Udine 2019.Mantini Marco, DA TOLMINO A CAPORETTO LUNGO I PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA TRA ITALIA E SLOVENIA, Gaspari Editore, Udine 2011.Ministero della Guerra, RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E COMANDI DELLA GUERRA 1915 - 1918, ALPINI, Libreria dello Stato, Roma 1930 - 1931.Persegati Nicola, Bragatto Donato, L'OMBRA DEL COLONNELLO. LA MEDAGLIA D'ORO CARLO GIORDANA ALLE PENDICI DEL VODIL, Edizioni Fr, Ferrara 2017.Scolè Pierluigi, 16 GIUGNO 1915: GLI ALPINI ALLA CONQUISTA DI MONTE NERO, Il Melograno Editore, Bollate 2010.Scrimali Antonio, Scrimali Furio, ALPI GIULIE - ESCURSIONI E TESTIMONIANZE SUI MONTI DELLA GRANDE GUERRA, Edizione Panorama, Trento 1995 | 2000.

REVI - Data

1916/06/23

REVX - Validità

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