Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
Progetto
Catasto
Approfondimenti
Eventi
Cerca nel sito
Cerca
Contiene
Inizia per
E' uguale a
Visualizza
10 records
25 records
100 records
Tutto
Contatti
Login
Targa "... Pezzo Lanciatorpedini" - Quota 85 (Quota Toti) di Monfalcone
Settore: Basso Isonzo - Carso
Codici
Codice
000373
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Targa
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Gorizia / Gurize / Gorica
PVCC - Comune
Monfalcone / Monfalcon / Tržič
PVCL - Località principale
Quota 85 "Toti" di Monfalcone
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Basso Isonzo - Carso
LTST - Toponimo storico località principale
Trincea Adamo
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBA - Arma
Fanteria
ESBZ - Specializzazione
Reparti Lanciabombe
ESBP - Reparto - Sezione - Plotone
Sezione Lanciatorpedini Bettica
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Questa linea, denominata "Trincea Adamo", fu rafforzata e costruita nella veste oggi visibile tra la fine del 1916 e i primi mesi del 1917. Nei primi mesi del 1916 lo Stato Maggiore italiano comandato dal Generale Cadorna approvvigionò la nascente specialità dei “bombardieri” con una serie di armi di produzione nazionale, come i vari lanciabombe e mortai Minucciani, Torretta, Carcano, Ansaldo, andando così a sviluppare la cd. "artiglieria da trincea". I reparti di fanteria (inclusi alpini, bersaglieri, granatieri e arditi) furono invece dotati dell'insolito lanciatorpedini, arma studiata e messo a punto dal Capitano del Genio Alberto Bettica di Torino, molto efficace in certe occasioni (in particolare, per il fuoco di preparazione su reticolati e trincee di prima linea nemiche). Quest'arma conteneva in sé tutti gli elementi per il tiro che dovevano essere adoperati in operazioni normalmente eseguite con armi da fuoco ordinarie e che, per cause “emozionali”, durante il combattimento alle brevi distanze, non potevano essere accuratamente svolte. La targa ricorda la postazione riservata a un Lanciatorpedini Bettica di un'unità imprecisata.
RENF - Fonte
Cappellano Filippo, Di Martino Basilio, UN ESERCITO FORGIATO NELLE TRINCEE, Gaspari Editore, Udine 2008.
REVI - Data
1916/00/00 - 1917/00/00
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSII - Trascrizione testo graffito
... PEZZO
..NCIATORP...
LSIO - Trascrizione testo originale
... PEZZO
LANCIATORP. NI
LSTI - Traduzione in italiano
(numerazione)... PEZZO
LANCIATORPEDINI
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Polli Gea, Cortese Nino, I GRAFFITI DELLA GRANDE GUERRA SULLE ALTURE DI MONFALCONE, Gaspari Editore, Udine 2007.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Foto di
Sergio Cassia, Giorgio Pisaniello
07/11/2020
Rilevamento
Sergio Cassia, Giorgio Pisaniello
07/11/2020
Inserimento
Giorgio Pisaniello
04/02/2021
AN - Annotazioni
Gallery
a. La targa "... Pezzo Lanciatorpedini"
b. La targa, nella sua collocazione