La targa in oggetto denomina un ricovero dedicato alla memoria del Maggiore Domenico Giacoma-Bottalat Domenico, comandante del Battaglione Bicocca, 2° Reggimento Alpini, morto sul Monte Rombon il 16 settembre 1916.
Domenico Giacoma-Bottalat nacque il 13 ottobre 1867 a Sale Castelnuovo (TO), figlio di Giuseppe e di Angela Giacoma-Pin.
Dopo avere prestato servizio di leva nel Battaglione Ivrea, 4° Reggimento Alpini, intraprese la carriera militare; nominato sottotenente, militò nelle file del 3°, del 2° e del 7° Reggimento Alpini, avanzando fino al grado di capitano. Iniziato il conflitto mondiale, Giacoma-Bottalat fu nominato maggiore nell’ottobre 1915 e assunse il comando del II Battaglione del 145° Reggimento Fanteria, Brigata Catania, schierato in Carnia nel sottosettore Alto But - Alto Degano - Monte Paularo. Il 13 aprile 1916 fu nominato comandante del Battaglione Alpini Bicocca.
Dopo una permanenza nel settore del Monte Nero (si ricorda il colpo di mano compiuto il 27 giugno dall'81ª Compagnia contro il trincerone del Monte Rosso, fallito con numerose perdite), il Battaglione Bicocca venne temporaneamente messo a disposizione del Settore Saga, raggiungendo il Sacro Cuore il 14 settembre 1916. Il Bicocca prese parte, insieme ai Battaglioni Borgo San Dalmazzo, Saluzzo, Val Camonica e Ceva, all'attacco al Rombon del 16 settembre 1916. Al Battaglione fu affidata, come obiettivo immediato, la conquista della colletta dei Pini Mughi.
Il maggiore Giacoma-Bottalat, nel frattempo nominato comandante del Sottosettore Sinistra Rombon, dopo avere seguito la difficile avanzata degli Alpini dal posto di comando ai Roccioni di Colletta Čukla, si pose in testa al IV Plotone della 101ª Compagnia prendendo parte all'azione. Una pallottola di fucile lo colpì mentre attraversava un tratto di terreno scoperto e fortemente battuto. La salma non fu mai recuperata.
Al maggiore Domenico Giacoma-Bottalat venne concessa la Medaglia di Argento al Valore Militare: “Comandante di un settore di attacco, avendo ai suoi ordini due battaglioni, e vista la necessità di un ultimo sforzo per impadronirsi di una formidabile posizione nemica, si portò alla testa dei suoi soldati, in una località intensamente battuta dal fuoco avversario, e, incurante del pericolo, ritto in piedi, esempio mirabile di calma e di coraggio, seguitò ad incitare, con la voce e col gesto, i suoi alla lotta, finché, colpito a morte, cadde a pochi metri dalla trincea nemica. - Monte Rombon, 16 settembre 1916”.
Il Battaglione Bicocca, duramente provato dall'attacco, fu ritirato a fine settembre a Košeč e poi inviato, dal 30 settembre al 14 dicembre 1916, sulle linee del Pleče, Planina Za Plecam, Frane Kozliak e Colletta Sonza. L'epigrafe in oggetto risale quindi, verosimilmente, a questo periodo.