Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Targa decorata del I Reparto Zappatori del 36° Reggimento Fanteria presso il Forte Casa Ratti
Settore: Vallarsa - Pasubio - Astico
Codici
Codice
001428
ESC - Ente Schedatore
Associazione Storica 4 Ossari Vicenza
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Targa
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Veneto
PVCP - Provincia
Vicenza
PVCC - Comune
Arsiero
PVCL - Località principale
Contrà Ratti
PVPE - Altra denominazione
Casa Ratti
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Vallarsa - Pasubio - Astico
LTST - Toponimo storico località principale
Forte Casa Ratti
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBA - Arma
Fanteria
ESBS - Specialità
Fanteria
ESBZ - Specializzazione
Reparti Zappatori
ESBG - Brigata
Brigata Pistoia
ESBR - Reggimento
36° Reggimento Fanteria
ESBB - Battaglione, Battaglione autonomo, Gruppo
I Battaglione
ESBP - Reparto - Sezione - Plotone
I Reparto Zappatori
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
La Brigata Pistoia, formata dal 35° e dal 36° Reggimento Fanteria, arrivò nella zona di Thiene il 29 maggio 1916 per concorrere ad arginare l'avanzata austro-ungarica della c.d. Strafexpedition. Il 4 giugno la Brigata venne schierata sulla linea Schiri - Monte Cengio: qui partecipò a diverse azioni subendo forti perdite.
Dal 29 giugno al 24 luglio rimase a riposo nella zona di Cogollo del Cengio per poi tornare in prima linea il 26 luglio, occupando le posizioni dalle pendici di Tonezza alle pendici di Rotzo, a sbarramento della Val d'Astico.
La Brigata Pistoia rimase in linea sino al 9/10 maggio 1917, senza prendere parte ad azioni rilevanti, per poi essere spostata a Udine.
IL FORTE CASA RATTI
Il Forte Casa Ratti è situato sul lato destro della Val d’Astico, in corrispondenza della stretta di Barcarola, a quota 350.
Costruito tra il 1906 e il 1908, il Forte faceva parte dello “Sbarramento Agno-Assa” (zona di difesa confinante a sud ovest con il fiume Agno e Recoaro e a nord-est con l‘Assa, la cui sorgente si trova a est di Passo Vezzena) e, in particolare, del “III Settore - Asiago” (comprendente, oltre al Forte in parola, anche tutti gli impianti disposti a sinistra dell’Astico fino al limitare della Valsugana).
Il Forte Casa Ratti contribuiva, insieme al sovrastante Forte Corbin, allo sbarramento della Val d’Astico.
L'opera consisteva nella casamatta principale, su due piani; al piano superiore erano istallati tre pezzi da da 149 mm G in cupola corazzata e una cupola osservatorio; al piano inferiore si trovavano i servizi, compreso il motore e il generatore di elettricità. Un collegamento sotterraneo consentiva ai militari di raggiungere la caserma del forte. In posizione più elevata rispetto al corpo principale, si raggiungeva (mediante una scalinata protetta da un muro con feritoie per la fuciliera) una posizione su due piani con torre blindata e poi la polveriera, scavata all'interno della montagna. A nord della casamatta principale si trovava un fossato anteriore, battuto d'infilata da una posizione armata con mitragliatrice.
All’inizio delle ostilità, contrariamente a quanto avvenne per il Forte Corbin, Casa Ratti non fu privato dei pezzi e rimase attivo, sparando soprattutto in direzione di Casotto, Belfiore e Lastebasse.
Come già rilevato nei rapporti del Servizio Informazioni austro-ungarico, il Forte scontava la sua posizione rispetto alla valle: a causa della sua elevazione risultava facile bersaglio per l’artiglieria.
Il 17 maggio 1916, all’inizio dell’Offensiva di Primavera (c.d. Strafexpedition), il Forte ricevette i colpi dell’obice austro-ungarico da 38 cm. “Barbara”, posizionato a Costa Alta, che tuttavia non causarono danni significativi. I tre cannoni da 149 G del Forte invece contribuirono a coprire la ritirata delle truppe italiane dall'altopiano di Tonezza, nella notte tra il 21 e 21 maggio.
Il 26 maggio 1916, incalzate dalla rapida avanzata austro-ungarica, le truppe che presidiavano il Forte lo abbandonarono intatto, senza dare esecuzione all'ordine di distruggere la struttura (l’episodio fu oggetto di un'inchiesta del Comando Supremo che si concluse, nel novembre 1916, con l'esonero del generale Maurizio Ferrante Gonzaga dal comando della 9ª Divisione).
Il giorno seguente, 27 maggio, il Forte fu occupato da truppe austro-ungariche, comandate dal sottotenente Albin Mlaker del Battaglione Zappatori n° 14 (K.u.K. Sappeur Bataillon Nr. 14). L’azione di conquista, ampiamente pubblicizzata sulla stampa austro-ungarica, valse al sottotenente Mlaker una decorazione al merito e la promozione a tenente; si segnala tuttavia che il maggiore Josef Artner, comandante del II Battaglione del Reggimento di Fanteria n. 50 (K.u.K. Ungarisches Infanterie Regiment Nr. 50 Friegrich Großherzog von Baden), contestò la ricostruzione di Mlaker, affermando che la conquista avvenne per mano del suo reparto.
Il Forte fu abbandonato dagli Austro-Ungarici in ritirata il 25 giugno 1916 e fatto esplodere su ordine dello stesso tenente Mlaker il giorno seguente.
La struttura, pur ridotta a rovina, fu usata come deposito e ricovero fino alla fine della guerra.
RENF - Fonte
Acerbi Enrico, LA CATTURA DI FORTE RATTI – BUGIE E VERITÀ, Gino Rossato Editore, Valdagno 1986.
Busato Livio, Mederle Oswald, Offelli Siro, Pesavento Livio, 1916 LA SPEDIZIONE PUNITIVA, Gino Rossato Editore, Valdagno 2006.
Di Giglio Alberto, L’OFFENSIVA DI PRIMAVERA – 1916: STRAFEXPEDITION, Gino Rossato Editore, Valdagno 2015.
http://www.fortificazioni.net/VICENZA/casa_ratti.html
Larcher Fernando, LE SENTINELLE DEL REGNO - FORTI ITALIANI SUL FRONTE DELLA GRANDE GUERRA, Gino Rossato Editore, Valdagno 1998.
Malatesta Leonardo, FORTE CORNOLÒ - A DIFESA DELLA VAL POSINA, Pietro Macchione Editore, Varese 2016.
Malatesta Leonardo, I FORTI DELLA GRANDE GUERRA - LE OPERE ITALIANE ED AUSTRIACHE PROTAGONISTE DELLA GUERRA DEI FORTI 1915-1917, Pietro Macchione Editore, Varese 2015.
Malatesta Leonardo, IL FORTE ITALIANO DI CASA RATTI: LA COSTRUZIONE, L'IMPIEGO BELLICO E LA SUA CATTURA DURANTE LA STRAFEXPEDITION, in "Forte Rivon" n. 7/2006, Associazione Ricercatori Storici "IV Novembre", Schio 2006.
Ministero della Guerra, RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E COMANDI DELLA GUERRA 1915 - 1918, BRIGATE DI FANTERIA, Libreria dello Stato, Roma 1924 - 1929.
Stenghele Delmo, 1914-1918 I PROTAGONISTI - SCRITTI E IMMAGINI DELLA GRANDE GUERRA DALL'ALTO VICENTINO, Stamperia Stenghele, Velo d'Astico 2013.
Striffler Robert, DA FORTE MASO A PORTA MANAZZO - STORIA DELLA COSTRUZIONE E IMPIEGO DEI FORTI E DELLE BATTERIE ITALIANI DAL 1883 AL 1916, Edizioni Atelier Grafico, Schio 2015.
Striffler Robert, GUERRA DI MINE - MONTE CIMONE 1916 -1918, Edizioni Panorama, Trento 2002.
Todero Roberto, IL RACCONTO DELLE CARTOLINE IMPERIAL REGIE - SOCIETÀ, ESERCITO E GUERRA NEL "MONDO DI IERI", Gaspari Editore, Udine 2009.
REVI - Data
1916/07/26 - 1916/12/31
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSCT - Categoria
Prevalentemente di reparto - Collettiva
LSII - Trascrizione testo graffito
Rappresentazione due zappatori al lavoro, con mazza e fioretto
1916
Rappresentazione di due rami incrociati
36ᴼ̲
REGGᵀ̳[...] FAN.ᴬ
1ᴼ REPᵀ̲ᴼ̲ ZAPP.ᴿᴵ
MCMXVI
G.VOLPI
Due distintivi degli Zappatori e rappresentazioni di una stella
LSIO - Trascrizione testo originale
Rappresentazione due zappatori al lavoro, con mazza e fioretto
1916
Rappresentazione di due rami incrociati
36ᴼ̲
REGGᵀ̳ᴼ̳ FAN.ᴬ
1ᴼ REPᵀ̲ᴼ̲ ZAPP.ᴿᴵ
MCMXVI
G.VOLPI
Due distintivi degli Zappatori e rappresentazioni di una stella
LSIN - Interpretazione
1916
I Reparto Zappatori del 36° Reggimento Fanteria
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in rilievo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
LSDM - Dimensioni
Media
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
STCO - Note
L'attento esame della superficie della targa ha consentito di individuare alcune scritte a matita, molto sbiadite e di difficile interpretazione.
Per un più approfondito esame delle particolarità iconografiche della targa, si rinvia all'opera "Il Fronte scritto" di Balbi e De Dorigo, citata nella bibliografia specifica (pag. 115).
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Balbi Marco, De Dorigo Santo, IL FRONTE SCRITTO - PER UN'EPIGRAFIA DELLA GRANDE GUERRA, SAP Società Archeologica s.r.l., Quingentole 2020.
Baù Guido, Borgo Luca, Borgo Valter, Rigoni Sergio, LE SCRITTE DELLA GRANDE GUERRA DAL TORRENTE ASTICO AL TORRENTE AGNO E NON SOLO, Fara Vicentino 2022.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Foto di
Sergio Cassia
14/01/2018
Rilevamento
Luca Comparin, Giovanni Zanettin
25/04/2021
Foto di
Sergio Cassia
09/05/2021
Foto di
Luca Comparin, Giovanni Zanettin
05/10/2022
Inserimento
Luca Comparin, Giovanni Zanettin
06/10/2022
Aggiornamento
Sergio Cassia
12/11/2022
AN - Annotazioni
OSS - Osservazioni
Lungo il sentiero di accesso al forte sono presenti altre quattro targhe realizzate dagli Zappatori della Brigata Pistoia, tutte di pregevole fattura (codd. 001428, 001425, 001426 e 001427).
Gallery
a. La targa decorata del I Reparto Zappatori del 36° Reggimento Fanteria
b. La targa all'ingresso della galleria
c. Particolare della decorazione della targa
d. Particolare della targa
e. La firma dell'autore e una scritta a matita
f. Particolare di una scritta a matita
g. Particolare di una scritta a matita
h. La targa decorata del I Reparto Zappatori del 36° Reggimento Fanteria
i. La strada di accesso al Forte
j. Il Forte Casa Ratti
k. La copertura del Forte Casa Ratti
l. L'interno del Forte Casa Ratti
m. Cartolina postale a ricordo della cattura del Forte di Casa Ratti, "aus dem goldenen Buch der Armee, Serie V" (coll. Roberto Todero)
n. Il Forte Casa Ratti in Val d'Astico