Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Targa commemorativa delle vittime dello scoppio di una bomba, avvenuto il 4 agosto 1916 - Campolongo al Torre
Settore: Bassa Friulana
Codici
Codice
000596
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Targa
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Udine / Udin
PVCC - Comune
Campolongo Tapogliano / Cjamplunc Tapoian
PVCL - Località principale
Campolongo al Torre
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Bassa Friulana
LTST - Toponimo storico località principale
Campolongo
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
La lapide in oggetto venne posta dal Comando del XIII Corpo d'Armata per ricordare i morti civili e militari di un fortuito scoppio di munizioni avvenuto nella via principale del paese, il 4 agosto 1916.
Campolongo al Torre, già appartenente al territorio austro-ungarico, fu occupato dalle truppe italiane nella mattinata del 24 maggio e da allora divenne zona di retrovia. Quindi si trovò nella paradossale situazione di avere buona parte dei propri abitanti maschi validi chiamati alle armi dalle forze armate asburgiche, e nel contempo di trovarsi occupato da migliaia di militari italiani per oltre due anni, fino alla ritirata di Caporetto.
Il parroco, don Parmeggiani, uno dei pochi sacerdoti lasciati al loro posto dagli Italiani in quanto di sentimenti irredentisti, testimoniò che la media giornaliera dei soldati alloggiati in paese e nelle campagne adiacenti fu di ben 12.000. Essi facevano parte di reparti in riposo dopo le fatiche della prima linea ma anche dei servizi allocati in retrovia. Nella Villa Antonini Chiozza, oggi sede del Municipio, vi era il Comando del XIII Corpo d'Armata, un comando dunque di significativa importanza.
Nella frazione di Cavenzano esiste un'altra Villa Antonini (oggi in rovina), al tempo di guerra proprietà dell'imprenditore triestino Rodolfo Brunner, che vi passava parte dell'anno. Il primo venne internato dagli Italiani per le sue simpatie asburgiche, mentre il figlio Guido si arruolò come volontario irredento, morendo il 6 giugno 1916 sul Monte Fior (Medaglia d'Oro al Valor Militare).
In paese transitò anche il Re d'Italia Vittorio Emanuele III, che alcune volte salì (la prima il 6 giugno 1915) sul campanile, assieme a Emanuele Filiberto d'Aosta, per osservare le operazioni militari del vicino fronte. In seguito preferì il più avanzato campanile di Romans d'Isonzo.
Tra i servizi presenti vi erano gli ospedali da campo 60-75-101-132 che furono diverse volte visitati dall'Ispettrice della Croce Rossa Italiana la Duchessa d'Aosta. C'erano inoltre un importante centro di lavanderia, ove i militari potevano fare il bagno e i loro abiti venivano lavati e sterilizzati e due case di tolleranza, per cui il giornalista Attilio Frescura nel suo diario di guerra, chiamò Campolongo "la cloaca dell'Armata".
D'altro canto in paese venne attivata una scuola per Allievi Ufficiali alloggiata in alcuni baraccamenti stabili.
A Campolongo fu presente anche Giuseppe Ungaretti che vi scrisse una poesia della raccolta "L'Allegria" datata appunto "Campolongo 5 luglio 1917".
Oggi nel territorio del Comune i resti della Grande Guerra sono ancora notevoli: vi si possono vedere sistemi di trinceramento in cemento strutturati per cura del Comando Genio 3ª Armata alla spalle del fronte, per contenere un eventuale sfondamento austriaco. La loro costruzione portò in loco molti operai da ogni parte d'Italia.
REVI - Data
1916/08/04
REVX - Validità
post
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSII - Trascrizione testo graffito
LA SERA DEL 4 AGOSTO 1916 ORE VENTI
UN FORTUITO SCOPPIO DI POLVERI
AFFRATELLAVA NELLA MORTE
CIVILI E MILITARI
A RICORDO DEL LUTTUOSO EVENTO
=IL C. DEL XIII. C.A. QUESTA LAPIDE
POSE
LSIO - Trascrizione testo originale
LA SERA DEL 4 AGOSTO 1916 ORE VENTI
UN FORTUITO SCOPPIO DI POLVERI
AFFRATELLAVA NELLA MORTE
CIVILI E MILITARI
A RICORDO DEL LUTTUOSO EVENTO
=IL C. DEL XIII. C.A. QUESTA LAPIDE
POSE
LSTI - Traduzione in italiano
La sera del 4 agosto 1916, alle ore 20
Un fortuito scoppio di polveri affratellava nella morte civili e militari
A ricordo del luttuoso evento,
il Comando del XIII Corpo d'Armata questa lapide pose
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Rilevamento
Giorgio Pisaniello
04/03/2018
Inserimento
Giorgio Pisaniello
17/05/2021
Foto di
Sergio Cassia
12/12/2021
Aggiornamento
Marco Pascoli
28/01/2022
AN - Annotazioni
Gallery
a. La targa commemorativa delle vittime dello scoppio di una bomba
b. Il campanile di Campolongo al Torre, allora usato come osservatorio