Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
Progetto
Catasto
Approfondimenti
Eventi
Cerca nel sito
Cerca
Contiene
Inizia per
E' uguale a
Visualizza
10 records
25 records
100 records
Tutto
Contatti
Login
Lapide dedicata ai soldati Mezzacasa e Leone - Col dei Bos
Settore: Dolomiti di Sesto - Dolomiti di Ampezzo
Codici
Codice
001601
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Lapide - Cimitero militare
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Veneto
PVCP - Provincia
Belluno
PVCC - Comune
Cortina d'Ampezzo / Anpezo
PVCL - Località principale
Col dei Bos
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Dolomiti di Sesto - Dolomiti di Ampezzo
LTST - Toponimo storico località principale
Col dei Bois / Bimsstein
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBA - Arma
Fanteria
ESBS - Specialità
Alpini
ESBR - Reggimento
7° Reggimento Alpini
ESBB - Battaglione, Battaglione autonomo, Gruppo
Battaglione Alpini Belluno
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
L’epigrafe in oggetto è dedicata agli alpini Giuseppe Mezzacasa e Fabio Leone, caduti nel corso dell’ardito attacco del 10 luglio 1915 alla cima del Col dei Bos e sepolti in una grotta alla base dei roccioni sommitali.
In seguito all'occupazione di Cortina d’Ampezzo, avvenuta il 27 maggio 1915, l’azione dell'Esercito italiano nel settore del Cadore - Alto Cordevole fu caratterizzata da un atteggiamento assai prudente; gli austro-ungarici ebbero così modo di consolidare posizioni strategiche, ben difendibili anche in condizioni di assoluta inferiorità numerica.
L’attacco italiano verso il Col dei Bos e l’omonima Forcella iniziò il 7 luglio 1915, con l'obiettivo di sfondare in Val Travenanzes e raggiungere a nord di Cortina la strada per Dobbiaco/Toblach e la Val Pusteria. L’operazione fu affidata agli alpini del Battaglione Belluno e al 45° Reggimento Fanteria della Brigata Reggio.
La 79ª Compagnia del Battaglione Belluno attaccò a sinistra della cima, per i dirupi che dalla Val Costeana salgono al Col dei Bos, la 78ª Compagnia al centro, contro la Forcella Col dei Bos, e la 106ª Compagnia a destra, sotto il Castelletto. Il 45° Reggimento Fanteria attaccò invece per il canale tra Col dei Bos e Cima Falzarego.
A difesa della Val Travenanzes si trovava la sola 3ª Compagnia del 165° Battaglione Landsturm.
Dopo quattro giorni di aspri combattimenti, il Battaglione Belluno riuscì a occupare la Forcella Col dei Bos; gli Alpini perdettero il Capitano Luigi Comolli della 78ª Compagnia (cui è dedicata la lapide censita con cod. 001611) ed il Capitano Bauzano della 106ª Compagnia.
La cima del Col dei Bos rimase tuttavia inespugnata, efficacemente difesa da pochi uomini appostati tra i massi al sommo del ciglio roccioso sovrastante la forcella.
Il Caporale Angelo Schiocchet, alpino della 79ª Compagnia e noto come "il diavolo delle Tofane” (già protagonista dell’assalto ad un posto di guardia nemico al Passo Ombretta il 28 maggio 1915, per cui gli fu conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare), si offrì volontario, insieme ai soldati Mezzacasa e Fabio Leone della 77ª Compagnia, per un colpo di mano nei confronti della postazione di vetta austro-ungarica.
Il 10 luglio, la pattuglia risalì un canalone, non presidiato in quanto ritenuto inaccessibile, e colse di sorpresa i difensori, mettendoli in fuga. Nel corso della sparatoria, il caporale Schiocchet ebbe il passamontagna bruciato sopra l’orecchio da un colpo a bruciapelo, mentre i soldati Mezzacasa e Leone vennero colpiti a morte.
Terminato il combattimento alle ore 18, Schiocchet, rimasto solo, scese ad avvertire la sua Compagnia, che occupò Col dei Bos durante la notte.
L’azione gli valse la Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Offrivasi volontariamente con due compagni per snidare dei tiratori nemici da una posizione dalla quale disturbavano coi loro tiri i nostri reparti. Disimpegnò tale compito con singolare perizia, ardimento e sprezzo del pericolo nella lotta che seguì in cui due compagni caddero uccisi ed egli rimase ferito. Alla sera tornò sulle posizioni per recuperare la salma di uno dei caduti. Cima Bos Tofane, 12 luglio 1915”.
A seguito all’occupazione della cima, la linea austro-ungarica fu arretrata ai caposaldi del Gespaltener Fels/Sasso Misterioso e del Sasso Triangolare.
Giovanni Mezzacasa, alpino della 79ª Compagnia, fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Concorse validamente alla conquista di altura impervia occupata dal nemico servendo di guida alla propria compagnia attraverso difficile e pericoloso passaggio rendendo così possibile la sorpresa. Volontariamente partecipò a rischiosa impresa di pattuglia per snidare nuclei nemici che, appostati fra le rocce, ostacolavano seriamente il rifornimento dei reparti, spiegando mirabile ardimento e sprezzo del pericolo finché, sopraffatto, coi compagni, dall'avversario in forze soverchianti, cadde ucciso. Cima Bois , luglio 1915".
Il Soldato Leone Fabio viene così descritto da Viazzi nell’opera citata in bibliografia: "Aveva quasi trent'anni, era alto e biondo, con un paio d'occhi azzurri e melanconici, nei quali si poteva costantemente leggere il rimorso e l'umiliazione per aver commesso, in gioventù, un omicidio, forse involontario.
Si teneva quasi sempre in disparte dagli altri, perché temeva che gli rinfacciassero quel delitto e cercava l'occasione per compiere qualche atto di valore che lo riabilitasse di fronte ai commilitoni. Quella notte, uscì solo dalle nostre posizioni e disse soltanto: 'Sento che non ritornerò ma vado ugualmente'.
Con un tascapane di bombe a mano raggiunse il groviglio di massi fra i quali s'erano asserragliati gli austriaci e vi lanciò tutte le sue bombe, poi ritornò indietro, ferito a morte. Tutti gli furono intorno per soccorrerlo e dimostrargli la loro ammirazione. Leone Fabio sorrise ed esclamò con l'ultimo soffio di vita: 'Ora che mi avete perdonato sono proprio contento, che Dio vi benedica!’".
RENF - Fonte
Berlese Agno, STORIE DI ALPINI, ANA Sezione di Padova, Padova 1962.
Boccardi Renzo, UOMINI CONTRO MONTAGNE, Casa editrice A. Mondadori, Milano 1935.
Burtscher Guido, GUERRA NELLE TOFANE, Neri Pozza Editore, Vicenza 1968.
Colli Dino, Gaspari Paolo, Vecellio Roberto, ITINERARI SEGRETI DELLA GRANDE GUERRA NELLE DOLOMITI Vol. 1, Gaspari Editore, Udine 2005.
Faldella Emilio, STORIA DELLE TRUPPE ALPINE 1872 - 1972, Vol. I, Cavallotti Editori - Edizioni Landoni, Milano 1972.
Giacomel Paolo, 1914-1918 LA GRANDE GUERRA NELLA VALLE D'AMPEZZO - CINQUE TORRI, PRIMA PARTE 1914-1915, Gaspari Editore, Udine 2003.
Giacomel Paolo (a cura di), AVANTI SAVOIA! LA GRANDE GUERRA VISSUTA DA UN ROMANO, UN SARDO E UN TOSCANO DELLA BRIGATA REGGIO SUL FRONTE DELLE DOLOMITI, Gaspari Editore, Udine 2003.
Giacomel Paolo, ARRIVEDERCI. AUFWIEDERSEHEN CORTINA D'AMPEZZO - 1915. 1939. CIMITERI DI GUERRA, Regole d'Ampezzo, Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, Cortina d'Ampezzo 1997.
http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/
Mariotti Felice, OPERAZIONI MILITARI IN AMPEZZO, CADORE ED ALTA VAL CORDEVOLE, Cooperativa Poligrafica di Cortina d'Ampezzo, Cortina d'Ampezzo 1987.
Ministero della Guerra, RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E COMANDI DELLA GUERRA 1915 - 1918, ALPINI, Libreria dello Stato, Roma 1930 - 1931.
Ministero della Guerra, RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E COMANDI DELLA GUERRA 1915 - 1918, BRIGATE DI FANTERIA, Libreria dello Stato, Roma 1924 - 1929.
Pieri Piero, LA NOSTRA GUERRA TRA LE TOFANE, Neri Pozza Editore, Venezia 1967.
Scolè Pierluigi (a cura di), DEGNI DELLE GLORIE DEI NOSTRI AVI - ALPINI E ARTIGLIERI DA MONTAGNA DECORATI NELLA GRANDE GUERRA, Centro Studi Associazione Nazionale Alpini, Milano 2019.
Viazzi Luciano, LE AQUILE DELLE TOFANE 1915-1917, Ugo Mursia Editore, Milano 1974.
REVI - Data
1915/07/10
REVX - Validità
post
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSII - Trascrizione testo graffito
AI DUE EROICI SOLDATI
MEZZACASA E LEONE
MORTI NEL LUGLIO 1915
MENTRE SNIDAVANO DA QUESTI MASSI
CON ANIMO INTREP[...]
IL NEMICO
ONORAND[...]
IL VALORE E IL [...]
IL BATT[...]
LUGLIO 1915 [...]
LSIO - Trascrizione testo originale
AI DUE EROICI SOLDATI
MEZZACASA E LEONE
MORTI NEL LUGLIO 1915
MENTRE SNIDAVANO DA QUESTI MASSI
CON ANIMO INTREPIDO
IL NEMICO
ONORANDO
IL VALORE E IL CORAGGIO (?)
IL BATTAGLIONE BELLUNO
LUGLIO 1915 [...]
LSTI - Traduzione in italiano
Ai due eroici soldati Mezzacasa e Leone
morti nel luglio 1915
mentre, con animo intrepido, snidavano da questi massi il nemico.
Il Battaglione Belluno (pose)
onorando il valore e il coraggio (?)
Luglio 1915 [...]
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Colli Dino, Gaspari Paolo, Vecellio Roberto, ITINERARI SEGRETI DELLA GRANDE GUERRA NELLE DOLOMITI Vol. 1, Gaspari Editore, Udine 2005.
Fornari Antonella, COL DEI BÒS E L'ALPINO GIOVANNI MEZZACASA, in "Le Dolomiti Bellunesi" n. 1/2023, Associazione Le Dolomiti Bellunesi, Feltre 2023.
Fornari Antonella, DOLOMITI 1915-1917 - STORIE DI ALPINISTI IN DIVISA, Edizioni DBS, Feltre 2016.
Fornari Antonella, LA GRANDE GUERRA SUL FRONTE DOLOMITICO, Edizioni DBS, Feltre 2014.
Giacomel Paolo, 1914-1918 LA GRANDE GUERRA NELLA VALLE D'AMPEZZO - CINQUE TORRI, PRIMA PARTE 1914-1915, Gaspari Editore, Udine 2003.
Giacomel Paolo, ARRIVEDERCI. AUFWIEDERSEHEN CORTINA D'AMPEZZO - 1915. 1939. CIMITERI DI GUERRA, Regole d'Ampezzo, Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, Cortina d'Ampezzo 1997.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Rilevamento
Sergio Cassia
08/08/2020
Foto di
Sergio Cassia
08/08/2020
Inserimento
Sergio Cassia
06/05/2022
AN - Annotazioni
Gallery
a. La lapide dedicata ai Soldati Mezzacasa e Leone
b. La lapide prima dell'evidenziazione
c. La lapide evidenziata
d. Il ciglio roccioso del Col dei Bos, dove è collocata la lapide