Settore: Vallarsa - Pasubio - Astico
L'epigrafe in oggetto consiste in una incisione recante l'acronimo "SPQR" (Senatus Populusque Romanus) sovrastata da elementi, molto frammentari, riconducibili al fregio dell'Arma del Genio; la testa di un'ascia e alcune lingue di una fiamma.
Tali elementi, in uno con la vicinanza all'edicola realizzata dalla Direzione Lavori del Cantiere Speccheri del Genio Minatori (censita nella scheda cod. 002496), consente di affermare, con ragionevole probabilità, che anche questa epigrafe sia stata realizzata da militari del Genio (o delle Centurie allo stesso aggregate) e nel medesimo periodo, ossia dopo il giugno del 1916; esaurito lo slancio della c.d. Strafexpedition, gli Austro-Ungarici si ritirarono sulla Winterstellung e reparti del Genio (in particolare quelli che formavano il "Cantiere Speccheri" e il "Cantiere Piano") furono lungamente occupati a realizzare la linea difensiva italiana di massima resistenza in Vallarsa.
Quanto all'acronimo "SPQR", si può ritenere, a titolo di ipotesi, che si tratti di un richiamo alla nota abilità del Genio militare in età romana o che faccia riferimento alla redenzione di un territorio già appartenente a dominio di Roma o ancora che l'iscrizione sia stata realizzata da militari originari della città stessa. Infine è possibile, ma assai meno probabile (in ragione della menzionata presenza di elementi riconducibili al fregio del Genio), che si tratti di un riferimento alla Brigata Roma: dislocata con i suoi Reggimenti 79° ed 80° nella zona di confine della Val Leogra all'entrata in guerra dell'Italia, la Brigata avanzò senza incontrare particolari resistenze sino a stabilire una linea che dallo Zugna Torta ad ovest arrivava al Monte Spill ad est, attraversando Matassone e Pozzacchio in vallata, spingendosi anche più a nord in direzione Rovereto nei mesi successivi. La Brigata Roma fu presente in Vallarsa durante la c.d. Strafexpedition e sino al seguente 19 giugno 1916.
Genio
Il Senato e il popolo romano