Già lungamente impegnato sul fronte dell’Isonzo (fino al 15 marzo 1916), dell’Adamello (fino al 22 maggio 1916) e, durante la c.d. Strafexpedition, sullo Zugna e in Vallarsa, il Battaglione Alpini Aosta viene schierato sul Pasubio nell’agosto 1916, partecipando alle operazioni verso il Panettone Basso (10 settembre) e il Dente Austriaco (9 ottobre), alla conquista della q. 1985 (modesta elevazione a sud di Malga Cosmagnon di Sopra) e dei Sogi (10 ottobre) e agli attacchi verso il Dente Austriaco del 12 e 17 ottobre.
Sceso il 21 ottobre a Ponte Verde per ricostituirsi, il Battaglione viene decorato con la medaglia d’argento, con la seguente motivazione: “Animato da ardente entusiasmo, il Battaglione Aosta faceva serenamente olocausto del sangue dei suoi migliori soldati attaccando con meravigliosa audacia formidabili trinceramenti nemici sui quali resisteva ad un violentissimo contrattacco per oltre un’ora, ridotto nel numero ma ringagliardito nella fede Alpe di Cosmagnon 10 settembre 1916. Si riconfermavano poi le sue magnifiche qualità militari in una successiva azione, conquistando e mantenendo formidabili posizioni. Alpe di Cosmagnon 9-12 ottobre 1916”.
Il Battaglione Aosta presidia le posizioni sull’Alpe Cosmagnon dal 30 ottobre al 24 novembre e dal 29 dicembre sino al 13 febbraio 1917; successivamente è adibito a lavori vari presso Malga dei Busi fino al 4 marzo.
Inviato sul Medio Isonzo in vista della X Battaglia dell’Isonzo, il Battaglione Aosta partecipa alla conquista del Vodice del 18 maggio 1917.
Gli Alpini dell’Aosta tornano a presidio delle postazioni dell’Alpe Cosmagnon dall’8 luglio al 3 aprile 1918, con un periodo di riposo a San Quirico. Dal 20 giugno al 15 agosto il Battaglione accampa a Malga dei Busi, da dove distacca i suoi reparti sui Sogli Rossi e sul Monte Corno di Vallarsa per lavori difensivi e stradali.
L'intensa esperienza bellica del Battaglione si conclude sul Massiccio del Grappa, combattendo sui Solaroli e sul Valderoa nell'ottobre 1918.
Per le prove di valore del Vodice e della Battaglia di Vittorio Veneto, il Battaglione viene decorato con la medaglia d’oro, con la seguente motivazione: "Il battaglione Aosta, superando accanita resistenza nemica ed aspre difficoltà di terreno organizzato a difesa, ascese sanguinosamente le rupi del Vodice impadronendosi con altro reparto, della q. 652 sulla quale, con sovrumana tenacia, resistette, senza cedere un palmo di terreno, a terrificante bombardamento, a ripetuti contrattacchi, a difficoltà inenarrabili (Vodice, 18 - 21 maggio 1917). Nella battaglia della finale riscossa, rinnovando ancora una volta l'esempio di eroico valore, di spirito di sacrificio, di serena fermezza degli alpini d'Italia, consacrava alla vittoria ed alla gloria della Patria il fiore dei suoi alpini che, decimati ma non domi, intrepidamente pugnavano e cadevano al grido, rintronante fra il fragore delle armi: Ch'a cousta l'on ch'a cousta, viva l'Aousta! (M. Solarolo, 25 - 27 ottobre 1918)".