Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Iscrizione del Plotone Perforatori comandato da A. Beran - Quota 90 di Pietrarossa
Settore: Basso Isonzo - Carso
Codici
Codice
000482
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Iscrizione
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Gorizia / Gurize / Gorica
PVCC - Comune
Doberdò del Lago / Doberdob
PVCL - Località principale
Quota 90 di Pietrarossa
PVPE - Altra denominazione
Rupljev hrib
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Basso Isonzo - Carso
LTST - Toponimo storico località principale
Quota 92 ovest
LTPE - Altra denominazione
Filipphöhe
LTSL - Toponimo storico località specifica
Beate Doline
LTSE - Altra denominazione
Dolina Perotti
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Impero Austro-Ungarico (Österreichisch-Ungarische Monarchie / Osztrák-Magyar Monarchia)
ESBE - Forza Armata
Imperiali e Regie Forze Armate Terrestri austro-ungariche (K.u.K. Landstreitkräfte)
ESBN - Esercito nazionale
Imperiale e Regio Esercito comune (K.u.K. Armee)
ESBA - Arma
Truppe Tecniche (Technische Truppen)
ESBS - Specialità
Zappatori (K.u.K. Sappeurtruppe)
ESBZ - Specializzazione
Reparti Perforatori (Gesteinsbohr Abteilungen)
ESBP - Reparto - Sezione - Plotone
Imperiale e Regio Plotone Perforatori (K.u.K. Gesteinsbohrzug)
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Iscrizione che rammenta i lavori di apprestamento, in particolare di scavo della roccia in funzione della costruzione di caverne e ricoveri, effettuati fra il 1915 e il 1916 all'interno della Dolina Beate dal Plotone Perforatori comandato da "A. Beran”.
Fino all’agosto del 1916, la Dolina Beate rappresentava un luogo di retrovia vicina (pur sempre entro il territorio delle operazioni) distante poco più di 1 km rispetto alle fortificazioni della prima linea austro-ungarica; se ne desume che i lavori effettuati dal plotone specialistico comandato da Beran afferivano alla strutturazione di una posizione difensiva arretrata, divenuta avanzata solo dopo la Sesta Battaglia dell’Isonzo e le spallate italiane dell'autunno 1916.
La Truppa Perforatori (Gesteinsbohr Truppe) costituiva una specializzazione delle Imperiali e Regie Truppe Tecniche, sorta in seno alla specialità degli Zappatori durante il periodo bellico. La sua specifica funzione era appunto quella della trivellazione o scavo in roccia mediante perforatori: si trattava di reparti altamente formati ed equipaggiati, paragonabili alle compagini specializzate del 5° Reggimento Genio Minatori italiano.
Qual era l'identità di A. Beran?
Beran è un cognome di origine boema; in lingua ceca ha il significato di “ariete": ideale per un ufficiale addetto alle trivellazioni in roccia! (nomen omen).
Le ricerche su Beran - citato come comandante del Plotone Perforatori citato nella presente iscrizione e in un’altra a poca distanza, sul Colle Nero (cfr. cod.
000491
)- sono state complicate dall'incertezza sul suo grado.
In entrambe le iscrizioni, si osserva che il nome è preceduto dalla abbreviazione "Kdt.”, nel significato di “Kommandant” (e non di Kadett, grado usualmente abbreviato in “Kad." e comunque non più utilizzato dal 1908). Ciò fa supporre che il nostro Beran vantasse la qualifica di ufficiale, sebbene la ricerca presso gli schematismi inerenti agli ufficiali dell'Esercito imperiale e regio non abbiano fornito riscontri per il cognome "Beran" accompagnato da un nome di battesimo che inizi con la lettera "A" (di un altro ufficiale avente cognome "Beran", ma primo nome “Viktor", si dirà successivamente).
L'identità del "Kdt. A. Beran" è stata invece fornita - con ragionevole certezza - da fonti italiane legate al mondo della speleologia triestina e, precisamente, da documenti relativi alla "Commissione grotte E. Boegan", con sede presso la Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Nel Registro Soci compare infatti il nominativo di "Antonio Beram”, nato a Trieste il 18 giugno 1890.
L’attività speleologica di Beram iniziò nel 1914; allo scoppio del conflitto venne individuato quale stretto collaboratore del celebre speleologo austriaco di origine ceca Hermann Bock, operante sul Carso quale responsabile del "5. A.K.Q. Höhlenforscher u. Höhlebaugruppe" dell’Imperiale e Regia 5ª Armata di Boroević, Gruppo costituito per la ricerca e la costruzione di caverne di guerra, naturali e artificiali (cfr. cod.
000640
), cui Beram apparteneva con il grado di Leutnant (Sottotenente).
Nel dopoguerra Antonio Beram fu "braccio destro" di Eugenio Boegan, anche lui triestino e autorevole speleologo in campo nazionale. Questi operò nel conflitto come esperto di cavità carsiche, ma sul fronte opposto a Beram, a servizio del Regio Esercito italiano, e fu in seguito presidente della Commissione che gli verrà poi dedicata.
Beram, dal canto suo già esperto rilevatore, collaborerà attivamente anche nella celebre opera "Duemila grotte", curata dalla Commissione con il Touring Club Italiano, per la quale scriverà il capitolo dedicato alla tecnica del rilievo in grotta. Dipendente del servizio dell'acquedotto comunale di Trieste sin da prima del conflitto, fu responsabile di vari gruppi e circoli speleologici.
La sicura identificazione rimaneva pregiudicata dalla difformità nella lettera finale del cognome ("Beram" nei registri della Commissione grotte, in luogo di "Beran", come citato nell'epigrafe in oggetto). Tale difformità è venuta meno con il rinvenimento, nella Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 1929, del decreto del Prefetto di Trieste del 24 ottobre 1928 per effetto del quale, su richiesta dell'interessato, Antonio Beran, nato a Trieste il 18 giugno 1890 (proprio come Beram), mutava il suo cognome in "Berani".
Per completezza di informazione, va menzionato che negli schematismi inerenti agli ufficiali dell'Esercito imperiale e regio, come in altra documentazione, appare il nominativo di "Viktor Beran” (più raramente indicato come "Viktor A. Beran”), quale ufficiale delle Technische Truppen. Frequentata la Theresianische Militärakademie di Wiener Neustadt (Accademia Militare Teresiana; è in alcuni documenti inerenti alla sua frequentazione che compare la l'indicazione nominativa "Viktor A. Beran"), Viktor venne assegnato nel 1908 al K.u.K. Pionier Bataillon Nr. 8 con il grado di Fähnrich (alfiere, grado similare a quello italiano dell'aspirante ufficiale) e, dopo essere stato promosso Leutnant (Sottotenente) il 1° maggio 1911, al K.u.K. Pionier Bataillon Nr. 9. Allo scoppio del conflitto mondiale, da poco nominato Oberleutnant (Tenente) nel medesimo battaglione, fu destinato al fronte orientale, operando in Galizia contro l'esercito zarista al comando di un plotone. Analogamente al suo comandante di compagnia Hauptmann Robert von Lütgendorf, vi ottenne la Croce al Merito Militare di 3ª Classe (Militärverdienstkreuz III. Klasse) con decorazione di guerra e spade. Trasferito sul fronte italiano già nel 1915, servì in armi la Duplice Monarchia fino al termine della guerra, guadagnandovi in successione la Bronzene Militär-Verdienstmedaille (Medaglia di Bronzo al Merito Militare) e due Silberne Militär-Verdienstmedaillen (Medaglie d'Argento al Merito Militare sul nastro al Merito di Guerra o c.d Signum Laudis), di cui una "con spade", oltre alla diffusa Karl-Truppenkreuze.
In ogni caso, il Pionier Bataillon Nr. 9 fu quasi sempre impiegato con Compagnie assegnate a diversi Corpi, Divisioni e Brigate che non risultano essere state mai impiegate nel settore di fronte in cui compaiono le epigrafi in questione.
RENF - Fonte
Bertarelli Luigi Vittorio, Boegan Eugenio, DUEMILA GROTTE (II ed.), Edizioni B&MM Fachin, Trieste 1986.
Documenti conservati presso l'Archivio privato di Paolo Gropuzzo e l'Archivio privato di Roberto Todero.
Gherlizza Franco, Radacich Maurizio, GROTTE DELLA GRANDE GUERRA, Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte, Trieste 2005.
Gropuzzo Paolo, CENTOQUARANTAQUATTRO E DINTORNI, Aviani&Aviani Editori, Udine 2015.
https://de.wikipedia.org/wiki/K.u.k._Sappeure
Juren Mitja, Persegati Nicola, Pizzamus Paolo, FLONDAR 1917, IL PRESAGIO DI CAPORETTO, Gaspari Editore, Udine 2017.
Ortner Christian, ORGANISATIONSHANDBUCH DER K.U.K. ARMEE IM ERSTEN WELTKRIEG 1914-1918, Verlag Militaria, Wien 2018.
REVI - Data
1915/00/00 - 1916/00/00
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Tedesco
LSCT - Categoria
Data
;
Prevalentemente di reparto - Collettiva
LSII - Trascrizione testo graffito
Distintivo Gesteinsbohrtruppe
A. BERAN
Kdt
1915-16
LSIO - Trascrizione testo originale
Distintivo Gesteinsbohrtruppe
A. BERAN
Kdt
1915-16
LSIN - Interpretazione
Gesteinsbohrtruppe
Antonio Beran, Kommandant
Jahre 1915 - 1916
LSTI - Traduzione in italiano
Distintivo della Truppa Perforatori
Comandante Antonio Beran
Anni 1915 - 1916
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Pietra
LSDM - Dimensioni
Piccola
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Gherlizza Franco, Radacich Maurizio, GROTTE DELLA GRANDE GUERRA, Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte, Trieste 2005.
Juren Mitja, Persegati Nicola, Pizzamus Paolo, FLONDAR 1917, IL PRESAGIO DI CAPORETTO, Gaspari Editore, Udine 2017.
Pascoli Marco, GRAFFITI DI GUERRA, UN PATRIMONIO STORICO NASCOSTO TRA LE TRINCEE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE, Aviani & Aviani Editori - Gruppo Storico Friuli Collinare Museo della Grande Guerra di Ragogna, Udine 2014 | 2016 | 2020.
Scrimali Antonio, Scrimali Furio, IL CARSO DELLA GRANDE GUERRA LE TRINCEE RACCONTANO, DA MONFALCONE AL VALLONE DI GORIZIA, Edizioni Lint, Trieste 1995.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Foto di
Marco Pascoli
17/12/2014
Rilevamento
Giorgio Pisaniello
14/08/2020
Foto di
Sergio Cassia
13/10/2020
Foto di
Roberto Todero
14/03/2021
Inserimento
Marco Pascoli, Giorgio Pisaniello
14/03/2021
Aggiornamento
Sergio Cassia, Paolo Gropuzzo, Marco Pascoli, Roberto Todero
01/03/2024
AN - Annotazioni
OSS - Osservazioni
Il distintivo dei Reparti Perforatori della roccia presenta la rappresentazione di una mazza da fabbro incrociata con una mazza da edilizia.
Gallery
a. L'iscrizione del Plotone Perforatori comandato da A. Beran
b. L'iscrizione
c. L'iscrizione incisa sulla roccia
d. L'iscrizione all'interno della dolina
e. Distintivo d'onore della Gesteinsbohrtruppe (www.rainerregiment.at/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=253&Itemid=17 )
f. Particolare dell'aggraziata incisione
g. L'epigrafe prima dell'evidenziazione
h. Kappenabzeichen del Battaglione Perforatori, prodotto dalla Brüder Schneider Wien (coll. Roberto Todero)
i. Scavo di galleria mediante perforatrice ad aria compressa (coll. Pierpaolo Russian)
j. "Il Col. Italo Gariboldi, con E. Boegan e, più a destra, A. Beram e G. Tevini" (fonte: "Duemila grotte", op. cit.)