Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Iscrizione del Plotone Perforatori comandato da A. Beran - Colle Nero
Settore: Basso Isonzo - Carso
Codici
Codice
000491
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Iscrizione
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Gorizia / Gurize / Gorica
PVCC - Comune
Doberdò del Lago / Doberdob
PVCL - Località principale
Colle Nero
PVPE - Altra denominazione
Črni Hrib
PVSL - Località specifica
Antro di Colle Nero
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Basso Isonzo - Carso
LTST - Toponimo storico località principale
Crni Hrib
LTSL - Toponimo storico località specifica
Dolina Giramondo
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Impero Austro-Ungarico (Österreichisch-Ungarische Monarchie / Osztrák-Magyar Monarchia)
ESBE - Forza Armata
Imperiali e Regie Forze Armate Terrestri austro-ungariche (K.u.K. Landstreitkräfte)
ESBN - Esercito nazionale
Imperiale e Regio Esercito comune (K.u.K. Armee)
ESBA - Arma
Truppe Tecniche (Technische Truppen)
ESBS - Specialità
Zappatori (K.u.K. Sappeurtruppe)
ESBZ - Specializzazione
Reparti Perforatori (Gesteinsbohr Abteilungen)
ESBP - Reparto - Sezione - Plotone
Imperiale e Regio Plotone Perforatori (K.u.K. Gesteinsbohrzug)
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Iscrizione che rammenta i lavori di apprestamento, segnatamente di scavo della roccia in funzione dell'adattamento della grotta naturale e di costruzione dei ricoveri presenti nella dolina, effettuati nel 1916 (prima dell'agostana Sesta Battaglia dell'Isonzo, con la quale gli italiani occuparono l'altopiano carsico fin oltre il Vallone e quindi anche questo luogo) dal Plotone Perforatori comandato da A. Beran. La Truppa Perforatori in roccia (Gesteinsbohrtruppe) costituiva una specializzazione delle Truppe Tecniche imperiali e regie sorta in seno alla specialità degli Zappatori nel periodo bellico. La sua specifica funzione, come anche intuitivamente si può comprendere, era quella della trivellazione o scavo in roccia mediante perforatori; si trattava di una truppa altamente formata ed equipaggiata, paragonabile alle compagini specializzate del 5° Reggimento Genio Minatori italiano.
Prima dell'avanzata italiana avvenuta nella seconda settimana dell'agosto 1916, questa dolina si trovava nel contesto delle retrovie vicine austro-ungariche. Come testimonia l'iscrizione cod.
001629
(situata a pochi metri dalla presente), la dolina con la sua grotta naturale ospitava gli impianti logistici della 3ª Batteria dell'Imperial-Regio 17° Reggimento Cannoni Campali. I pezzi trovarono sede, invece, poco lontano dal margine della depressione naturale, dove tuttora si riconoscono le piazzole. Ecco allora che, con ogni verosimiglianza, i lavori effettuati dagli specialisti di Beran consentirono la migliore sistemazione del personale e dei materiali della detta batteria d'artiglieria, avvalendosi anche della cavità che si apre sul fondo della dolina.
Qual era l'identità di A. Beran?
Beran è un cognome di origine boema; in lingua ceca ha il significato di “ariete": ideale per un ufficiale addetto alle trivellazioni in roccia! (nomen omen).
Le ricerche su Beran - citato come comandante del Plotone Perforatori citato nella presente iscrizione e in un’altra a poca distanza, alle pendici della Quota 90 di Pietra Rossa (cfr. cod.
000482
)- sono state complicate dall'incertezza sul suo grado.
In entrambe le iscrizioni, si osserva che il nome è preceduto dalla abbreviazione "Kdt.”, nel significato di “Kommandant” (e non di Kadett, grado usualmente abbreviato in “Kad." e comunque non più utilizzato dal 1908). Ciò fa supporre che il nostro Beran vantasse la qualifica di ufficiale, sebbene la ricerca presso gli schematismi inerenti agli ufficiali dell'Esercito imperiale e regio non abbiano fornito riscontri per il cognome "Beran" accompagnato da un nome di battesimo che inizi con la lettera "A" (di un altro ufficiale avente cognome "Beran", ma primo nome “Viktor", si dirà successivamente).
L'identità del "Kdt. A. Beran" è stata invece fornita - con ragionevole certezza - da fonti italiane legate al mondo della speleologia triestina e, precisamente, da documenti relativi alla "Commissione grotte E. Boegan", con sede presso la Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Nel Registro Soci compare infatti il nominativo di "Antonio Beram”, nato a Trieste il 18 giugno 1890.
L’attività speleologica di Beram iniziò nel 1914; allo scoppio del conflitto venne individuato quale stretto collaboratore del celebre speleologo austriaco di origine ceca Hermann Bock, operante sul Carso quale responsabile del "5. A.K.Q. Höhlenforscher u. Höhlebaugruppe" dell’Imperiale e Regia 5ª Armata di Boroević, Gruppo costituito per la ricerca e la costruzione di caverne di guerra, naturali e artificiali (cfr. scheda cod.
000640
), cui Beram apparteneva con il grado di Leutnant (Sottotenente).
Nel dopoguerra Antonio Beram fu "braccio destro" di Eugenio Boegan, anche lui triestino e autorevole speleologo in campo nazionale. Questi operò nel conflitto come esperto di cavità carsiche, ma sul fronte opposto a Beram, a servizio del Regio Esercito italiano, e fu in seguito presidente della Commissione che gli verrà poi dedicata.
Beram, dal canto suo già esperto rilevatore, collaborerà attivamente anche nella celebre opera "Duemila grotte", curata dalla Commissione con il Touring Club Italiano, per la quale scriverà il capitolo dedicato alla tecnica del rilievo in grotta. Dipendente del servizio dell'acquedotto comunale di Trieste sin da prima del conflitto, fu responsabile di vari gruppi e circoli speleologici.
La sicura identificazione rimaneva pregiudicata dalla difformità nella lettera finale del cognome ("Beram" nei registri della Commissione grotte, in luogo di "Beran", come citato nell'epigrafe in oggetto). Tale difformità è venuta meno con il rinvenimento, nella Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 1929, del decreto del Prefetto di Trieste del 24 ottobre 1928 per effetto del quale, su richiesta dell'interessato, Antonio Beran, nato a Trieste il 18 giugno 1890 (proprio come Beram), mutava il suo cognome in "Berani".
Per completezza di informazione, va menzionato che negli schematismi inerenti agli ufficiali dell'Esercito imperiale e regio, come in altra documentazione, appare il nominativo di "Viktor Beran” (più raramente indicato come "Viktor A. Beran”), quale ufficiale delle Technische Truppen. Frequentata la Theresianische Militärakademie di Wiener Neustadt (Accademia Militare Teresiana; è in alcuni documenti inerenti alla sua frequentazione che compare la l'indicazione nominativa "Viktor A. Beran"), Viktor venne assegnato nel 1908 al K.u.K. Pionier Bataillon Nr. 8 con il grado di Fähnrich (alfiere, grado similare a quello italiano dell'aspirante ufficiale) e, dopo essere stato promosso Leutnant (Sottotenente) il 1° maggio 1911, al K.u.K. Pionier Bataillon Nr. 9. Allo scoppio del conflitto mondiale, da poco nominato Oberleutnant (Tenente) nel medesimo battaglione, fu destinato al fronte orientale, operando in Galizia contro l'esercito zarista al comando di un plotone. Analogamente al suo comandante di compagnia Hauptmann Robert von Lütgendorf, vi ottenne la Croce al Merito Militare di 3ª Classe (Militärverdienstkreuz III. Klasse) con decorazione di guerra e spade. Trasferito sul fronte italiano già nel 1915, servì in armi la Duplice Monarchia fino al termine della guerra, guadagnandovi in successione la Bronzene Militär-Verdienstmedaille (Medaglia di Bronzo al Merito Militare) e due Silberne Militär-Verdienstmedaillen (Medaglie d'Argento al Merito Militare sul nastro al Merito di Guerra o c.d Signum Laudis), di cui una "con spade", oltre alla diffusa Karl-Truppenkreuze.
In ogni caso, il Pionier Bataillon Nr. 9 fu quasi sempre impiegato con Compagnie assegnate a diversi Corpi, Divisioni e Brigate che non risultano essere state mai impiegate nel settore di fronte in cui compaiono le epigrafi in questione.
RENF - Fonte
Bertarelli Luigi Vittorio, Boegan Eugenio, DUEMILA GROTTE (II ed.), Edizioni B&MM Fachin, Trieste 1986.
Documenti conservati presso l'Archivio privato di Paolo Gropuzzo e l'Archivio privato di Roberto Todero.
Gherlizza Franco, Radacich Maurizio, GROTTE DELLA GRANDE GUERRA, Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte, Trieste 2005.
https://catastogrotte.regione.fvg.it/scheda/427-Antro_di_Colle_Nero
https://de.wikipedia.org/wiki/K.u.k._Sappeure
K.u.K. Kriegsministerium, RANGLISTEN DES KAISERLICH UND KÖNIGLICHEN HEERES 1914 | 1916 | 1917 | 1918, k. k. Hof- und Staatsdruckerei, Wien 1914 | 1916 | 1917 | 1918.
Ortner Christian, ORGANISATIONSHANDBUCH DER K.U.K. ARMEE IM ERSTEN WELTKRIEG 1914-1918, Verlag Militaria, Wien 2018.
REVI - Data
1916/01/01 - 1916/08/09
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Tedesco
LSCT - Categoria
Data
;
Prevalentemente di reparto - Collettiva
LSII - Trascrizione testo graffito
GESTEINBOHRZUG
Distintivo Gesteinsbohrtruppe
Kdt. BERAN
1916
LSIO - Trascrizione testo originale
GESTEINBOHRZUG
Distintivo Gesteinsbohrtruppe
Kdt. BERAN
1916
LSIN - Interpretazione
Gesteinsbohrtruppe
Gesteinbohrzug Antonio Beran, Kommandant
Jahr 1916
LSTI - Traduzione in italiano
Distintivo della Truppa Perforatori
Plotone Perforatori
Comandante Antonio Beran
Anno 1916
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Pietra
LSDM - Dimensioni
Media
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
STCO - Note
L'evidenziazione dell'epigrafe richiede all'operatore assicurazione mediante corda, trovandosi la stessa a diversi metri dal suolo su una parete rocciosa.
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Foto di
Sergio Cassia, Marco Pascoli
09/11/2020
Rilevamento
Sergio Cassia, Alisa Orlova, Aldo Pascoli, Marco Pascoli, Giorgio Pisaniello
09/11/2020
Aggiornamento
Paolo Gropuzzo, Marco Mantini, Karl Pallasmann, Roberto Todero
17/03/2021
Foto di
Roberto Todero
17/03/2021
Inserimento
Marco Pascoli
17/03/2021
Aggiornamento
Sergio Cassia, Paolo Gropuzzo, Marco Pascoli
01/03/2024
AN - Annotazioni
OSS - Osservazioni
Il distintivo dei Reparti Perforatori della roccia presenta la rappresentazione di una mazza da fabbro incrociata con una mazza da edilizia.
Gallery
a. L'iscrizione del Plotone Perforatori comandato da A. Beran
b. L'iscrizione prima dell'evidenziazione
c. L'iscrizione sulla parete alla destra dell'ingresso
d. L'iscrizione
e. L'iscrizione
f. Durante l'evidenziazione dell'iscrizione
g. Kappenabzeichen del Battaglione Perforatori, prodotto dalla Brüder Schneider Wien (coll. Roberto Todero)
h. Scavo di galleria mediante perforatrice ad aria compressa (coll. P. Russian)
i. L'iscrizione sulla parete di roccia
j. L'interno dell'Antro del Colle Nero
k. L'interno dell'Antro del Colle Nero
l. Le evidenti tracce dei lavori militari di adattamento all'interno della grotta
m. "Il Col. Italo Gariboldi, con E. Boegan e, più a destra, A. Beram e G. Tevini" (fonte: "Duemila grotte", op. cit.)