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Iscrizione del Landsturmoberjäger Romano Rizzonelli in ricordo della costruzione delle teleferiche per Passo del Frate e Redont - Pont'Arnò

Settore: Giudicarie - Alto Garda - Vallagarina

Codici

Codice
000779
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna

OG - Oggetto

OGTT - Tipo oggetto
Iscrizione
OGTE - Epoca origine
Bellica

LC - Localizzazione

PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Trentino-Alto Adige/Südtirol
PVCP - Provincia
Trento
PVCC - Comune
Breguzzo
PVCL - Località principale
Pont'Arnò
PVSO - Localizzazione attuale
In situ

LS - Localizzazione storica

LTSS - Settore
Giudicarie - Alto Garda - Vallagarina
LTST - Toponimo storico località principale
Località Miniera

AU - Autore

ESBS - Stato belligerante
Impero Austro-Ungarico (Österreichisch-Ungarische Monarchie / Osztrák-Magyar Monarchia)
ESBE - Forza Armata
Imperiali e Regie Forze Armate Terrestri austro-ungariche (K.u.K. Landstreitkräfte)
ESBN - Esercito nazionale
Imperial - Regia Milizia Territoriale Austriaca (K.K. Landsturm)

RE - Notizie storiche

RENN - Notizia storica
L'iscrizione in esame è incisa su un grosso masso antistante alle vestigia delle stazioni di partenza delle teleferiche per Passo del Frate e Redont, in Val Breguzzo. L'autore è il Landsturmoberjäger (Sergente della Milizia Territoriale) Romano Rizzonelli da Roncone, direttore dei lavori di costruzione e responsabile della manutenzione e funzionamento dei suddetti impianti, che l’incise personalmente col suo scalpello.
Le sue memorie sono state raccolte da Pasquale Pizzini e trasfuse nell'articolo citato in bibliografia.

Nonostante la relativa tranquillità della porzione del III Settore di operazioni (Rayon 3) compresa tra Dosso dei Morti e Cop di Casa (versante sinistro delle Valli di Daone e di Fumo) e la pronta realizzazione di una notevole rete di strade carrozzabili e mulattiere (anche grazie all'impiego di manodopera gratuita fornita dai prigionieri, in prevalenza serbi e russi), l'esigenza di rifornire cime rocciose ad altezza superiore ai 2000 metri, soprattutto negli eccezionalmente nevosi periodi invernali, impose la realizzazione di un adeguato sistema di teleferiche.
A tal fine fu costituita la Compagnia di teleferisti (Seilbahnkompagnie) “Judicarien”, con sede a Tione e alle dipendenze del Comando di Divisione, affidato al tenente (Oberleutnant) Ing. Reiner.
La linea principale partiva da Trento e, passando per le stazioni intermedie di Vezzano, Sarche e Ponte Arche, raggiungeva Tione e quindi Breguzzo. Da qui i materiali venivano trasportati mediante carri trainati da cavalli in Val Breguzzo e Val Bondone, per essere quindi caricati nuovamente sulle teleferiche dirette alle linee in quota.
L’Ing. Reiner affidò al Landsturmoberjäger Romano Rizzonelli la direzione dei lavori di costruzione e manutenzione di tali ultimi impianti. Rizzonelli poteva contare, a sua volta, su una squadra di operai (un carpentiere, un fabbro-meccanico, quattro boscaioli, vari manovali), in prevalenza di estrazione locale, e all’occorrenza sull’impiego di prigionieri di guerra o di contingenti militari.

Per quanto qui interessa, in Val Breguzzo, località Miniera (q. 1120), furono costruite due stazioni di partenza per Passo del Frate (q. 2246) e Redont (q. 2133), con stazioni intermedie (Mittelstationen) rispettivamente presso Malga d’Arnò e Malga Acquaforte. Da Passo del Frate partivano due ulteriori linee per Cima Uzza e Malga Valbona; da Redont per Cima Danerba e Cop di Casa.
Si trattava di impianti “va e vieni” a doppia fune portante, con carrelli di portata media di 150/200 kg, posti a una distanza di circa 500/700 metri uno dall’altro. Durante il servizio, sostanzialmente ininterrotto, si verificarono pochissimi incidenti a cose o persone; ciò a testimonianza della qualità del lavoro di Rizzonelli.

Terminata la guerra, le strutture furono prontamente smantellate dalla popolazione locale, alla ricerca del prezioso metallo ivi impiegato.
A ricordo del grandioso complesso delle teleferiche, di cui quelle descritte costituiscono solo una parte, rimangono alcuni basamenti in cemento e l’eccezionale iscrizione presentata.
RENF - Fonte
Allmayer-Beck Johann Cristoph, GLI IMPIANTI FUNIVIARI AUSTRIACI SUL FRONTE TIROLESE DURANTE LA Iᵃ GUERRA MONDIALE, in "La Prima Guerra Mondiale e il Trentino", Edizione Comprensorio della Vallagarina, Rovereto 1980.Fabbro Claudio, LA GRANDE GUERRA E IL SENTIERO DELLA PACE, Reverdito Editore, Trento 2016.Gottardi Aldo, FELDSEILBAHN 08: LA TELEFERICA CAMPALE MILITARE DA TRENTO ALLE GIUDICARIE, "Retrospettive" Centro Culturale Valle dei Laghi, Lasino 2018.Hinterstoisser Hermann, Ortner Christian, Schmidt Erwin, DIE K.K. LANDWEHR GEBIRGSTRUPPEN, Verlag Militaria, Wien 2006.Pellizzari Ovidio, IMMAGINI E STORIE DAL FRONTE DELLE GIUDICARIE. VALLE DEL CHIESE 1915-1918, Biblioteca Comunale di Borgo Chiese, Condino 2018.Pizzini Pasquale, LE TELEFERICHE MILITARI NEI COMUNI DI BONDO, BREGUZZO E DI RONCONE DURANTE LA GUERRA 1915-1918, Studi Trentini di Scienze Storiche, fasc. III, Temi Editrice, Trento 1968.von Lichem Heinz, LA GUERRA IN MONTAGNA 1915-1918 Vol. 1 ORTLES ADAMELLO GIUDICARIE, Athesia, Bolzano 1999.
REVI - Data
1916/00/00

TE - Testo epigrafe

LSIL - Lingua
Latino
LSCT - Categoria
Data; Prevalentemente individuale
LSII - Trascrizione testo graffito
R.
Edif.
Anno Bel̄um
MCMXVI
LSIO - Trascrizione testo originale
R.
Edif.
Anno Bel̄um
MCMXVI
LSIN - Interpretazione
Rizzonelli
Aedificatum anno belli MCMXVI
LSTI - Traduzione in italiano
Rizzonelli
Costruito nell'anno di guerra 1916
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Pietra
LSDM - Dimensioni
Media

CO - Stato di conservazione

STCC - Stato di conservazione
Integro

DO - Fonti e documenti di riferimento

BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Pizzini Pasquale, LE TELEFERICHE MILITARI NEI COMUNI DI BONDO, BREGUZZO E DI RONCONE DURANTE LA GUERRA 1915-1918, Studi Trentini di Scienze Storiche, fasc. III, Temi Editrice, Trento 1968.

CM - Compilazione e aggiornamenti

CMPR - Ruolo interventoCMPN - NomeCMPD - Data
Foto diSergio Cassia03/09/2016
Foto diSergio Cassia24/08/2019
Foto diSergio Cassia22/12/2019
Foto diSergio Cassia26/09/2021
RilevamentoSergio Cassia, Diego Cassia26/09/2021
InserimentoSergio Cassia14/10/2021

AN - Annotazioni

OSS - Osservazioni
L'iscrizione in latino presenta due errori ortografici: "Edif.[icatum]" in luogo di "Aedif.[icatum]" e "Anno Bellum" in luogo di "Anno Belli".

Si noti l'uso del macron (segno diacritico consistente in una barra dritta posta al di sopra di una lettera) sulla "l'" della parola "Bellum"; si tratta di una abbreviazione scribale abbastanza diffusa nel tedesco antico, con la funzione di raddoppiare la lettera cui il macron è sovrascritto (Cappelli Adriano, DIZIONARIO DI ABBREVIATURE LATINE ED ITALIANE, Editore Ulrico Hoepli, Milano 2011).

Si ringrazia Aldo Gottardi (Centro Studi Judicaria) per la preziosa consulenza bibliografica sul ruolo di Romano Rizzonelli nella costruzione ed esercizio delle teleferiche in Val Breguzzo.

Gallery

  • a. L'iscrizione di Romano Rizzonelli a Pont'Arnò
  • b. La roccia con l'epigrafe e il basamento in cemento per il motore della teleferica
  • c. L'iscrizione prima dell'evidenziazione
  • d. Il basamento in cemento per il motore di una delle teleferiche in partenza dalla località Miniera
  • e. La stazione intermedia della teleferica per il Passo del Frate, nei pressi di Malga d'Arnò
  • f. Il Passo del Frate, con il caratteristico pinnacolo di marmo saccaroide
  • g. La stazione di arrivo della teleferica a Passo del Frate
  • h. Il Passo del Frate, ora e allora
  • i. Vista su Passo del Frate, Monte Corona e Dosso dei Morti salendo a Cima Uzza
  • j. Il basamento in cemento per la linea verso Cima Danerba, in località "Le Bianche", sopra i Piani di Redont
  • k. Vista invernale della Val del Vescovo, poco sopra i Piani di Redont, con una temibile valanga a lastroni
  • l. La Cima Danerba e il trincerone alle Porte di Danerba
  • m. La frastagliata cresta del Cop di Casa, con i resti delle passerelle in legno
  • n. Ora e allora degli apprestamenti tra Cop di Breguzzo e Cop di Casa
  • o. La cresta del Cop di Casa in veste invernale
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