L'iscrizione in oggetto e quella presentata nella scheda cod. 004017 adornano i basamenti per l’impiego di una Sezione d’Artiglieria in funzione antiaerea, formata da due pezzi, appartenente all’8ª Batteria dell’8° Reggimento Artiglieria da Campagna.
L’8° Reggimento fu schierato fin dai primi giorni di guerra con la 4ª Armata sul fronte dolomitico, entrando a far parte delle Truppe Suppletive del I Corpo d’Armata.
Le sue Batterie, armate ciascuna con quattro bocche da fuoco da 75/906, composero due gruppi: il I Gruppo con le Batterie 1ª, 2ª, 3ª e 4ª e il II Gruppo con le Batterie 5ª, 6ª, 7ª e 8ª.
Per tutto il 1915 e il 1916 le Batterie - suddivise a loro volta in numero di due Sezioni ciascuna, spesso schierate a poche centinaia di metri l’una dall’altra - subirono frequenti e repentini cambi di schieramento per sostenere con il loro fuoco le azioni delle fanterie nei vari settori del fronte assegnato, tra i quali: Misurina, Col dei Bos, Falzarego, Col di Lana, Tofane e Punta del Forame.
A tal proposito, è interessante notare che il tenente d’artiglieria Camillo Fumagalli cita nelle sue memorie (cfr. "Il mio cammino", cit.) la dislocazione della 25ª Batteria d’Assedio, alla quale apparteneva fin dal 1916. Una Sezione - composta da due pezzi da 87 B, al comando del Fumagalli stesso, allora sottotenente - era schierata alla Forcella Col di Mezzo, mentre a Col dei Tocci era in posizione l’altra Sezione con i restanti due pezzi da 87 B, oltre al Comando della medesima Batteria.
Tale Batteria faceva parte dell’8° Gruppo Artiglieria d’Assedio (in seguito rinominato "Gruppo d’Assedio Valle Ansiei"), il cui Comando era presso il Lago di Antorno, ove il Fumagalli fu trasferito come ufficiale addetto al tiro nel maggio del 1917.
L’8° Gruppo a sua volta era inquadrato nel 14° Raggruppamento Artiglieria d’Assedio; dalla consultazione del Diario Storico di questo Raggruppamento, per quanto riguarda il periodo dalla primavera all’autunno del 1917, emerge conferma che a Col dei Tocci era schierata una Sezione di cannoni da 87 B della 25ª Batteria in funzione antiaerea, impiegando con tutta probabilità gli stessi basamenti edificati dalla Sezione dell’8ª Batteria da Campagna. Sempre a Col dei Tocci la 25ª Batteria d’Assedio aveva schierato anche due pezzi da 149 G.
Dopo la ritirata dal fronte dolomitico nel novembre 1917, dovuta allo sfondamento di Caporetto, il II Gruppo (cui apparteneva l'8ª Batteria) entrò in linea, al comando del Maggiore Alberto Civaleri Inviziati Di Masio, durante la Battaglia d’Arresto con l’artiglieria divisionale della 17ª Divisione di Fanteria. Le quattro Batterie si schierarono ai piedi del Monte Tomba-Monfenera;in particolare l’8ª Batteria portò i suoi pezzi in località Belvedere.