L'iscrizione compare al di sotto della feritoia dell'osservatorio, rivolto verso la dorsale del Roite, situato all'estremità settentrionale del sentiero di arroccamento Lora - Sogi; testimonia l'opera prestata della 12ª Compagnia del 1° Reggimento Genio Zappatori (dotata di sezione da ponte) nell'approntamento delle opere di fortificazione sul margine occidentale dell'Alpe Cosmagnon, dopo la conquista italiana avvenuta nell'ottobre 1916.
Dall'esame del Diario Storico si apprende che la Compagnia - mobilitata dal 12 agosto 1914 al confine trentino e inizialmente impiegata in lavori di rafforzamento nella conca di Campomolon - fu protagonista dell'occupazione della vetta del Pasubio all'alba del 24 maggio 1915, consegnando nel pomeriggio la posizione al Battaglione Alpini Val Leogra.
Sull'acrocoro rimase un plotone "che iniziò subito la costruzione di una mulattiera da Forni Alti alla Sommità del Pasubio, mulattiera che, due giorni dopo, consentiva l'arrivo di una bateria da montagna proveniente da Malga Campiglia".
Nel corso del 1915 distinti reparti della Compagnia furono impegnati in lavori di viabilità in Vallarsa e Val Prigioni, parteciparono alla sistemazione difensiva del Col Santo e all'occupazione di Forte Pozzacchio. Lasciato un plotone in Vallarsa, la Compagnia provvide alla costruzione di trincee di prima linea presso Monte Campoluzzo e Costa d'Agra e partecipò agli attacchi per la conquista del Monte Coston e del Monte Maronia tra il 19 e 21 agosto 1915 ("in tali azioni furono messi fuori combattimento 2 ufficiali e circa 40 militari"), rimanendo per il resto dell'anno presso Monte Campomolon, impegnata in lavori di rafforzamento della linea.
Nella prima parte del 1916 la Compagnia eseguì prevalentemente lavori di apprestamento di piazzole per artiglierie sul Cimone e al Soglio d'Aspio; ancora ivi impegnati, la Compagnia affrontò l'inizio dell'offensiva austro-ungarica del maggio 1916 (c.d. Strafexpedition), difendendosi accanitamente al Coston d'Arsiero e meritando l'encomio solenne tributato dal Comando della 35ª Divisione.
Nel giugno 1916, la Compagnia operò sul Novegno "ove, insieme alle altre compagnie (40ª e 46ª) del 2° Battaglione Zappatori, provvide, con difficile e periglioso lavoro notturno alla costruzione di una linea continua di reticolato dinnanzi alle postazioni del Campedello e del M. Giove, contro le quali doveva venire arrestata l'avanzata nemica. Iniziata la controffensiva, la Compagnia prendeva parte all'avanzata sul Priaforà (notte sul 26 giugno)", riattando il giorno successivo la mulattiera fra tale cima e l'Aralta, "distrutta in qualche tratto dal nemico".
Impegnata poi in lavori presso i Sogli Bianchi e la Gamonda, a ottobre la Compagnia fu trasferita nuovamente sul Novegno, partecipando alla costruzione della linea Cima Alta - Vaccaresse - Rione - Cogolo. A metà dicembre, la Compagnia fu posta alle dipendenze della 32ª Divisione e diretta a riposo al Monte Calgari.
L'epigrafe in oggetto risulta particolarmente interessante alla luce della mancanza (anche rilevata dal Tenente Generale Capo di S.M. Fabbro con relazione del 24 agosto 1942) di documentazione specifica negli archivi storici in ordine all'opera della Compagnia dopo il gennaio 1917.