Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Graffito W LA PACE - Trincea Giraud, Monte Sei Busi
Settore: Basso Isonzo - Carso
Codici
Codice
000294
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Iscrizione
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Gorizia / Gurize / Gorica
PVCC - Comune
Ronchi dei Legionari / Roncjis / Ronke
PVCL - Località principale
Monte Sei Busi
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Basso Isonzo - Carso
LTST - Toponimo storico località principale
Trincea Giraud
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Iscrizione inneggiante alla pace. E' plausibile, tuttavia non certo, che gli autori del graffito appartenessero al medesimo reparto che incise le vicine raffigurazioni cod. 000292 e cod. 0002093, cioè gli uomini del 124° Reparto Zappatori (124° Reggimento Fanteria, Brigata Chieti). L'incidere iscrizioni inneggianti alla pace poteva procurare, all'autore, sanzioni da parte della giustizia militare, in misura similare a quanto accadeva in caso di intercettazione di missive pacifiste o altrimenti considerate "disfattiste" ovvero di discorsi inneggianti alla pace (che non assumessero orientamenti alla rivolta, al tradimento o all'insubordinazione, essendo nel caso le sanzioni ben più gravi), cioè per i reati di "lettera denigratoria", "subornazione", "disfattismo" con la possibile aggravante della "presenza del nemico" (quando non della circostanza di trovarsi "in faccia al nemico", cioè durante un'azione offensiva o difensiva) connaturata alle postazioni avanzate. Tali sanzioni, generalmente, constavano in periodi di reclusione variabilmente lunghi, a seconda della gravità del reato. Difficilmente, per un graffito inneggiante alla pace, si sarebbe pervenuti a comminare la pena della fucilazione, riservata ai rei dei più gravi delitti militari di tempo di guerra (diserzione in faccia al nemico, tradimento, rivolta, codardia in faccia al nemico, ecc.). In concreto, non sono state rintracciate sentenze della giustizia militare che siano andate a punire sei soldati a causa dell'effettuazione di graffiti inneggianti alla pace.
RENF - Fonte
Forcella Enzo, Monticone Alberto, PLOTONE DI FUCILAZIONE - I PROCESSI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, Edizioni Laterza, Bari 2014.
REVI - Data
1915/09/01 - 1917/10/24
REVX - Validità
ca.
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSII - Trascrizione testo graffito
W LA PACE
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
STCO - Note
Il tratto del graffito appare labile.
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Foto di
Marco Pascoli
14/01/2014
Rilevamento
Marco Pascoli - Aldo Pascoli
14/01/2014
Ritrovamento
Marco Pascoli - Aldo Pascoli
14/01/2014
Inserimento
Marco Pascoli
19/07/2014
AN - Annotazioni
Gallery
a. Il graffito al momento del reperimento
b. Il graffito evidenziato
c. Il graffito e la sovrastante feritoia per fuciliere