Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Graffito "Viva il 77 Mancin" con raffigurazioni di ramoscelli d'ulivo - Monte Cosich
Settore: Basso Isonzo - Carso
Codici
Codice
000471
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Iscrizione
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Gorizia / Gurize / Gorica
PVCC - Comune
Ronchi dei Legionari / Roncjis / Ronke
PVCL - Località principale
Monte Cosich
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Basso Isonzo - Carso
LTST - Toponimo storico località principale
Quota 113
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBA - Arma
Fanteria
ESBS - Specialità
Fanteria
ESBG - Brigata
Brigata Toscana
ESBR - Reggimento
77° Reggimento Fanteria
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Il graffito è inciso su uno strato di malta che copre un reticolo di consolidamento della parete della trincea. L'autore, tale militare Mancin, ricorda la sua appartenenza al 77° Reggimento Fanteria della Brigata Toscana, che operò nel settore ad est di Monfalcone nei primi 9 mesi del 1917 e che destinò suoi reparti ai lavori di consolidamento delle fortificazioni.
Fino al 12 agosto 1916 la prima linea austro-ungarica, partendo dal sistema difensivo del Monte Sei Busi, costeggiava la Quota Pelata e il Monte Cosich, lambiva le pendici del Monte Debeli e quindi raggiungeva le Quote 121, 85, 77 e 57, muniti capisaldi posti di fronte alla prima linea italiana. Ci furono reiterati e sanguinosi tentativi di conquista di queste posizioni che, nella giornata del 12 agosto 1916 vennero abbandonate definitivamente dagli imperiali per occupare altre posizioni più arretrate e ritenute dai comandi austro-ungarici meglio difendibili. Le trincee del Cosich e del Debeli, dopo lavori di riattamento e ripristino, divennero capisaldi italiani e punti di partenza per gli attacchi alle posizioni di Quota 144 (Arupacupa).
Sull'Albo d'Oro dei Caduti della Grande Guerra compare un certo Soldato Napoleone Mancin, Classe 1883, di Contarina (oggi Comune di Porto Viro, in Provincia di Rovigo), appartenente al 77° Reggimento Fanteria della Brigata Toscana, morto nel 1918 per malattia: che si tratti dell'autore dell'incisione?
RENF - Fonte
www.cadutigrandeguerra.it
REVI - Data
1917/01/23 - 1917/09/10
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSII - Trascrizione testo graffito
VIVA
il 77
MANCIN
Raffigurazione ramoscelli d'ulivo
LSIO - Trascrizione testo originale
VIVA
il 77
MANCIN
Raffigurazione ramoscelli d'ulivo
LSTI - Traduzione in italiano
VIVA IL 77° REGGIMENTO FANTERIA
MANCIN
Raffigurazione ramoscelli d'ulivo (inneggianti alla pace ?)
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
malta-cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
DO - Fonti e documenti di riferimento
BIB - Bibliografia che menziona il graffito
Polli Gea, Cortese Nino, I GRAFFITI DELLA GRANDE GUERRA SULLE ALTURE DI MONFALCONE, Gaspari Editore, Udine 2007.
Scrimali Antonio, Scrimali Furio, IL CARSO DELLA GRANDE GUERRA LE TRINCEE RACCONTANO, DA MONFALCONE AL VALLONE DI GORIZIA, Edizioni Lint, Trieste 1995.
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Rilevamento
Giorgio Pisaniello
07/01/2018
Foto di
Giorgio Pisaniello
07/03/2021
Inserimento
Giorgio Pisaniello
07/03/2021
Aggiornamento
Marco Pascoli
09/03/2021
AN - Annotazioni
Gallery
a. L'iscrizione prima dell'evidenziazione