Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
Progetto
Catasto
Approfondimenti
Eventi
Cerca nel sito
Cerca
Contiene
Inizia per
E' uguale a
Visualizza
10 records
25 records
100 records
Tutto
Contatti
Login
Cimitero militare italiano - Aquileia
Settore: Bassa Friulana
Codici
Codice
000746
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Lapide - Cimitero militare
OGTE - Epoca origine
Mista
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Friuli Venezia Giulia
PVCP - Provincia
Udine / Udin
PVCC - Comune
Aquileia / Aquilee
PVCL - Località principale
Aquileia
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Bassa Friulana
LTST - Toponimo storico località principale
Aquileja / Aquileia
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Dietro l’abside della basilica, delimitato dal muro di cinta medievale, si trova il cimitero dei caduti nella prima guerra mondiale. Creato all’inizio degli anni Venti, il cimitero ospita le salme di centinaia di soldati italiani morti sul fronte del Carso. La semplice geometria delle tombe, tutte con identica croce in ferro battuto, è animata da alcuni monumenti funerari più elaborati, tra i quali la sepoltura dei Dieci Militi Ignoti, e da due gruppi statuari raffiguranti il sacrificio del combattente, quello marmoreo di Edmondo Furlan e quello in bronzo di Ettore Ximenes. Lungo il muro di cinta del cimitero, coronata da alloro e cipressi, è addossata la tomba dei Dieci Militi Ignoti, caduti sul Carso e qui sepolti il 4 novembre 1921. La salma dell’undicesimo soldato italiano, scelta dalla madre di guerra Maria Bergamas, venne trasportata in treno da Aquileia a Roma e solennemente sepolta lo stesso giorno al Vittoriano. La tomba dei Dieci Militi Ignoti, progettata dall’architetto Guido Cirilli, è contraddistinta da un altare sovrastato da un arcosolio, che è rivolto verso il Carso. Nelle giornate più terse, è dunque visibile da qui il fronte carsico che fu il teatro dell’immane tragedia della prima guerra mondiale. Si ricorda che alle ore 8 del mattino del 29 ottobre 1921 partì dalla stazione ferroviaria di Aquileia il treno che trasportava la salma del Milite Ignoto che giunse a Roma, attraversando 5 regioni, il 2 novembre 1921 per essere tumulata all'interno dell'Altare della Patria il successivo 4 Novembre, Anniversario della Vittoria. La scelta della bara, avvenuta il 28 ottobre 1921 all'interno della Basilica di Aquileia fu affidata a Maria Teresa Bergamas, triestina, madre di Antonio, volontario irredento che si arruolò nell'esercito italiano e morì sull'Altipiano di Asiago nel 1916, a nome di tutte le madri che avevano perduto un figlio durante la Grande Guerra. Tra le 11 bare di Caduti in luoghi simbolici della 1° Guerra mondiale italiana (Rovereto, Altopiano di Asiago, Monte Grappa, Dolomiti, Montello, Basso Piave, Cadore, Basso Isonzo, San Michele e il tratto di Castagnevizza al Mare Adriatico), Maria Teresa scelse la seconda, mentre le altre 10 furono sepolte nel Cimitero degli Eroi presso la Basilica di Aquileia.
TE - Testo epigrafe
LSIL - Lingua
Italiano
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento
CMPN - Nome
CMPD - Data
Rilevamento
Giorgio Pisaniello
05/07/2011
Foto di
Giorgio Pisaniello
05/11/2012
Inserimento
Giorgio Pisaniello
14/09/2021
AN - Annotazioni
Gallery
a. Lapide del tenente Lauricella, 50° reggimento fanteria
b. La lapide del tenente D'Aieta
c. Due lapidi abbandonate sul muro di cinta del cimitero
d. Lapide del cavalleggere Umberto Orazi
e. Lapide del soldato Torta del 90° Reggimento Fanteria