Il Catasto dei Graffiti della Grande Guerra
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Cimitero austroungarico dei Crosati - Campana di Tonezza
Settore:
Codici
Codice
002967
ESC - Ente Schedatore
Gruppo Storico Friuli Collinare - Museo della Grande Guerra di Ragogna
OG - Oggetto
OGTT - Tipo oggetto
Lapide - Cimitero militare
OGTE - Epoca origine
Bellica
LC - Localizzazione
PVCS - Stato
Italia
PVCR - Regione
Veneto
PVCP - Provincia
Vicenza
PVCC - Comune
Tonezza del Cimone
PVCL - Località principale
Campana di Tonezza
PVSO - Localizzazione attuale
In situ
LS - Localizzazione storica
AU - Autore
ESBS - Stato belligerante
Impero Austro-Ungarico (Österreichisch-Ungarische Monarchie / Osztrák-Magyar Monarchia)
ESBE - Forza Armata
Imperiali e Regie Forze Armate Terrestri austro-ungariche (K.u.K. Landstreitkräfte)
RE - Notizie storiche
RENN - Notizia storica
Le salme dei militari austroungarici morti sull'altopiano di Tonezza nell'utima decade di maggio del 1916, durante l'Offensiva di primavera dal Sud Tirolo, e nei mesi seguenti, furono sepolte nei cimiteri di Grotti e Campana, situati nelle vicinanze delle maggiori infermerie da campo, allestite rispettivamente in prossimità del comando reggimentale e di quello del battaglione incaricato di difendere l'importante Settore Tonezza. Ma, poco dopo, il cimitero di Campana fu abbandonato, perchè la località era troppo esposta al tiro delle batterie italiane piazzate nella zona di Punta Corbin e sostituito con un altro realizzato dal 59° reggimento Rainer in località Crosati, circa 500 metri più a sud e in posizione defilata. Furono sepolti in questo cimitero anche i caduti del 2° reggimento Kaiserjäger, che per tutto il mese di maggio del 1917 dette il cambio al 59° Rainer e quelli dei reparti Landstrum e della 59ª brigata da montagna, trasferita qui dopo la battaglia di Caporetto e rimasta a presidiare l'altopiano di Tonezza fino alla notte tra l'1 e il 2 novembre 1918, quando si ritirò spontaneamente verso Folgaria nel tentativo di risalire la valle dell'Adige per ritornare in patria. Il cimitero dei Crosati, che era diventato gradualmente il più grande dell'altopiano di Tonezza, accolse nel dopoguerra anche i caduti degli altri tre reggimenti della 3ª divisione Edelweiß sepolti in quelli di Campana e Grotti. In tutto, quindi, giunse ad accogliere 1036 militi. Il perimetro del campo cimiteriale era formato da un semplice steccato. Fu nel dopoguerra che si provvide a cintarlo con una muratura in sasso fugato e a dotarlo di un accesso con cancellata. Le foto d'archivio e alcuni ritrovamenti lapidei, riproposti nell'ultimo restauro, hanno permesso di capire che nel cimitero c'erano lapidi in cemento ottenute con uno stampo portanti targhette in lega di piombo con scritte indelebili che identificavano, dove possibile, il caduto e che permisero successivamente la traslazione delle spoglie in patria. L'area cimiteriale era dominata al centro, in alto, da un cippo monumentale in sasso con croce sommitale. Sul lato sinistro un altro cippo in pietra era dedicato alla salma di un capitano-medico ucciso in Val Posina. Sul lato destro è stata ripristinata una croce in calcestruzzo su piedistallo, forse dedicata ai soldati ignoti. Altri due cippi più sotto, sempre in sasso, anch'essi recuperati, ricordano due ufficiali periti. Nel restauro compiuto sono state collocate circa 100 croci in legno in memoria dei tanti caduti. Le ultime 579 salme ignote nel 1965 furono esumate e poi trasferite nel sacrario di Cittadella. Ma l'area rimane ugualmente sacra e degna di rispetto, anche perché nelle pieghe del terreno ci sono ancora resti di soldati, oggi fratelli.
TE - Testo epigrafe
LSCT - Categoria
Commemorativa
LSII - Trascrizione testo graffito
Alexander Hlein
Officer mededin
du regimen de Tirol
Posina le 10 juin 1916
Gaiotto Giuseppe
/ soldato
Genio Minatori
LSIO - Trascrizione testo originale
Alexander Hlein
Officer mededin
du regimen de Tirol
Posina le 10 juin 1916
Gaiotto Giuseppe
/ soldato
Genio Minatori
LSTI - Traduzione in italiano
Alexander Hlein
Officer mededin
du regimen de Tirol
Posina le 10 juin 1916
Gaiotto Giuseppe
/ soldato
Genio Minatori
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Cemento
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Integro
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
AN - Annotazioni