Vasca del 16° Reggimento Artiglieria da Campagna, 8^ Batteria - Monte Naé
ESC - Ente Schedatore
Matteo Volpe
OGTE - Epoca origine
Bellica
PVCR - Regione
Trentino-Alto Adige/Südtirol
LS - Localizzazione storica
LTSS - Settore
Giudicarie - Alto Garda - Vallagarina
LTST - Toponimo storico
Naé
ESBS - Stato belligerante
Regno d'Italia
ESBE - Forza Armata
Regio Esercito Italiano
ESBS - Specialità
Da Campagna
ESBR - Reggimento
16° Reggimento Artiglieria da Campagna
ESBC - Compagnia - Batteria - Squadrone
8^ Batteria
RENN - Notizia storica
All'inizio delle ostilità il 16° Reggimento Artiglieria da Campagna fu destinato ad operare nel settore compreso tra la Valle del Chiese e il Lago di Garda e, più precisamente, lungo l'allora linea di confine tra Regno d'Italia e Impero Austro-Ungarico che dal Monte Listino scendeva verso il Monte Bruffione, quindi, a Ponte Caffaro, per poi piegare verso la Valle di Ledro.
All'atto della mobilitazione, il 16° Reggimento Artiglieria da Campagna, comandato dal Colonnello Fernando Peluso, era composto da otto batterie da quattro pezzi ciascuna (cannoni da 75 mm. Mod.1906 tipo Krupp), suddivise in 3 gruppi.
Le fanterie italiane nei primi giorni di guerra entrarono piuttosto agevolmente in Valle del Chiese stabilendo la propria linea sul fondo valle e sulle montagne circostanti all'altezza dell'abitato di Condino. Gli Austro-Ungarici, infatti, si erano ritirati sulla linea Monte Melino, Cima Palone e Monte Vies, che costituiva una copertura avanzata della propria linea di difesa principale che si appoggiava al sistema fortificato dei Forti di Lardaro.
Il primo giugno 1915 le artiglierie arrivarono a Darzo dove si stabili la sede del comando del Reggimento; la 7^ e 8^ Batteria vennero dislocate in Val di Ledro e, precisamente, la 7^ sulle pendici di Monte Croce e l'8^ poco prima del Lago d'Ampola. Problematico fu il traino dei pezzi di artiglieria visto che gli Austro-Ungarici, ritirandosi, avevano fatto saltare un tratto della strada all'imbocco della valle.
Nei primi giorni di dicembre del 1915 la linea italiana subì un'importante modificazione sul versante della Val d'Ampola, dopo la conquista del Monte Vies. Il fronte, scendendo dalle pendici settentrionali di Cima Palone, si collegava, attraverso le pendici di Cima la Cingla, alla posizione del Monte Vies, scendendo poi per la Bocchetta delle Gombie e Monte Naé sino a Bezzecca e Pieve di Ledro, per proseguire verso il Ponale e il Garda. La 7^ e 8^ Batteria presero quindi posizione rispettivamente a Monte Plagna (Capitano Bevilacqua) e a Santa Lucia, località ad est di Tiarno di Sotto, al comando del Capitano Ricciardi (poi spostata anch'essa a Monte Plagna). Sul Vies furono collocati due pezzi da 75A al comando del Tenente Peronato; due cannoni da montagna furono collocati a Monte dei Pini e alla Bocchetta delle Gombie. La linea delle artiglierie da assedio seguiva invece la dorsale del versante meridionale della Valle di Ledro. Queste posizioni restarono pressoché immutate fino alla fine della guerra.
Il monte Naé e il Dosso Plagna hanno quindi rappresentato un caposaldo fondamentale per il supporto e i rifornimenti alla prima linea.
RENF - Fonte
Fioroni Giovanni, LA VALLE DI LEDRO NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, Edizioni Temi, Trento 2008.
Pellizzari Ovidio, IMMAGINI E STORIE DAL FRONTE DELLE GIUDICARIE. VALLE DEL CHIESE 1915-1918, Biblioteca Comunale di Borgo Chiese, Condino 2018.
LSIT - Categoria
Prevalentemente di reparto / Collettiva
LSII - Trascrizione testo graffito
16 ARTIGLIERIA
8 BATERIA
[...] DALLERA. G.
21-6-1917
98.8_
[...]
LSIO - Trascrizione testo originale
16 ARTIGLIERIA
8 BATERIA
[...] DALLERA. G.
21-6-1917
98.8_
[...]
LSIC - Tecnica di costruzione
Incisione in cavo
LSIM - Materiali utilizzati
Malta
LSTI - Traduzione in italiano o interpretazione
8^ Batteria del 16° Reggimento Artiglieria da Campagna
(targa realizzata da) Dallera G. il 21 giugno 1917
98.8_
[...]
CO - Stato di conservazione
STCC - Stato di conservazione
Parzialmente danneggiato
STCO - Note
La targa è stata incisa a mano, senza usare stampi o calchi, ed è poco leggibile, sia per l'usura dovuta all'esposizione alle intemperie, sia per lo stile di scrittura un pò frettoloso e impreciso.
Si notano anche le righe orizzontali usate come riferimento e direzione per chi ha realizzato le scritte della targa.
La vasca poggia su un basamento roccioso che probabilmente è stato adattato all'uopo.
Nello stesso mese in cui è stata realizzata questa targa, sul monte Plagna, poco distante, l'8^ Batteria del 16° Reggimento Artiglieria da Campagna, realizzò anche la pregevole targa di cui alla scheda cod. 002812.
DO - Fonti e documenti di riferimento
CM - Compilazione e aggiornamenti
CMPR - Ruolo intervento |
CMPN - Nome |
CMPD - Data |
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Rilevamento |
Matteo Volpe |
30/04/2018 |
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Ritrovamento |
Matteo Volpe |
30/04/2018 |
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Foto di |
Matteo Volpe |
12/10/2019 |
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Foto di |
Matteo Volpe |
24/07/2022 |
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Inserimento |
Matteo Volpe |
14/10/2022 |
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Foto di |
Sergio Cassia |
29/10/2022 |
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Aggiornamento |
Matteo Volpe |
07/06/2023 |
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OSS - Osservazioni
Sulla parte inferiore sinistra della vasca è presente una piccola iscrizione, "98.8_" (ed alcune lettere sottostanti), di cui non è stato ancora possibile stabilire il significato; in un primo momento si era pensato potesse essere un riferimento alla capacità della vasca, espressa in ettolitri, ma le successive misurazioni non hanno confermato questa ipotesi. Infatti le dimensioni interne della vasca sono circa 3,60 x 1,00 x 1,45 metri (lunghezza x larghezza x profondità)
da cui deriva una capacità massima di circa 5200 litri, ovvero 52 ettolitri, ipotizzando un riempimento quasi fino in cima.
Da ricerche fatte con l'amico René Querin, sono emersi due caduti dal cognome Dallera, il cui nome, tuttavia, non inizia con la lettera G.
- Dallera Roberto Luigi di Severino, soldato del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna (classe 1899 - morto nel 1918 a Pieve del Cairo per malattia);
- Dallera Ettore di Albino, Tenente del 1° Reggimento Artiglieria da Fortezza (classe 1896 - morto nel 1918 sul Monte Grappa per ferite da combattimento).